A Torino si parla di Food policy pact Appendino: Per una città più partecipe

Torino torna a farsi sentire sulla questione food: «Le esperienze innovative in atto ci inducono a ritenere che Torino è pronta a stipulare un Turin Food Policy Pact, attraverso il quale allargare alla cittadinanza intera la sensibilità verso i temi legati alla nustrizione». A parlare in questo senso il sindaco del capoluogo piemontese, Chiara Appendino, alla seconda edizione del Festival del giornalismo alimentare.



«Siamo impegnati a valorizzare le iniziative intelligenti - ha detto Appendino - promosse dalle tante realtà della società civile torinese, che punta a rendere più sostenibile e partecipato il sistema alimentare locale. La nostra collettività è quanto mai attenta e sensibile alla riflessione intorno alle politiche del cibo, all'educazione alimentare, al recupero della buona tavola, alla valorizzazione organolettica dei prodotti e alla loro genuinità, dedicando attenzione ai luoghi di produzione».

Parole importanti quelle dell'Appendino, che dal momento della sua elezione ha sempre considerato l'alimentazione tema fondamentale per la città, a volte anche con qualche eccesso. È d'uopo ricordare infatti la polemica che mesi fa si era scatenata intorno alla volontà del sindaco di trasformare Torino nella prima città vegetariana italiana. Ovviamente questo non era possibile, così la stessa Appendino aveva ritrattato con un «Ognuno è libero di mangiare ciò che preferisce e lo sarà sempre - aggiungendo poi - ma una città sana non può prescindere da uno stile di vita sano da chi questa città la abita».

Insomma, se la svolta green è stata accantonata, l'impegno per la valorizzazione di una sana alimentazione, sostenibile e locale è rimasto sempre in mente alla Appendino, tanto da arrivare, al Festival del giornalismo alimentare, a parlare di un Food Policy Pact per Torino.