I tornelli di Expo e i colpi di calore di Sala

24 luglio 2015 | 17:59
di Alberto Lupini
Se qualcuno poteva avere ancora dei dubbi ora potrà convincersi: Expo non può essere una vetrina dell’Italia sul mondo. Non lo può essere perché è partita con ritardi a cui non si è ancora rimediato (il Palazzo Italia non sarà mai finito...) ed è solo rinviata tutta l’inchiesta su appalti a gestione criminale che a fine manifestazione porteranno a retate di arresti. Non lo può essere perché giorno dopo giorno la gestione rivela sempre più un aspetto commerciale e da parco dei divertimenti dove il tema dell’alimentazione di un pianeta sempre più affollato e inquinato cede il passo a sagre di fast food o ristoranti etnici.

E non lo può essere perché al vertice ci sono persone che sembrano non avere il senso del ridicolo.

Quanto ha riferito il commissario Giuseppe Sala al consiglio di amministrazione è francamente più che imbarazzante. Dopo avere per settimane dato letteralmente i numeri con annunci roboanti sul numero dei visitatori, di fronte alle contestazioni del Comune di Milano che segnala parcheggi vuoti e scarsa frequentazione di metropolitana e bus (nonché pochi visitatori che utilizzano il treno), Sala non ha trovato di meglio che giustificare le sue cifre, quasi raddoppiate rispetto alla realtà, con il caldo che avrebbe mandato in tilt i tornelli d’ingresso, impedendo così di avere numeri precisi.

4,8 milioni di euro per questi accessi sarebbero quindi stati uno dei tanti investimenti sbagliati, ma Sala sembra si sia guardato bene dal fare causa per danni a chi li ha progettati, realizzati e installati.

A questo punto ci auguriamo solo che la Corte dei conti e la Procura di Milano leggano bene le buste paga di Sala: il suo emolumento sarebbe infatti legato anche al numero dei visitatori. E milioni di visitatori in più o in meno fanno la differenza per il suo stipendio, ma anche per la credibilità dell’Italia. Se poi i milanesi vogliono davvero prenderselo come Sindaco, forse è solo per il troppo caldo di questi giorni...

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