Turismo culturale in Lombardia Milano migliora, male Bergamo e Brescia
È una forma di turismo in costante crescita, non ancora analizzata a fondo e, soprattutto, in alcune città industriali del Nord come Brescia e Bergamo, non adeguatamente seguita e valorizzata
20 agosto 2018 | 15:10
di Renato Andreolassi
Saracinesche abbassate e lucchetti alle porte d'ingresso dei locali pubblici mentre centinaia di visitatori italiani e stranieri giravano ad ammirare fra i saloni della splendida Pinacoteca Tosio Martinengo (Bs), riaperta di recente, i magnifici capolavori del Morettto, di Raffaello e del Pitochetto, e le antiche vestigia romane del Capitolium di Santa Giulia e il Duomo antico.
E all'uscita, la disperata e infruttuosa ricerca di un luogo dove ristorarsi. Lo sforzo della pubblica amministrazione di offrire un'alterntiva culturale ai vacanzieri è finita contro il muro dell'indifferenza di chi comunque "deve chiudere per godersi il meritato riposo".
Una riflessione da fare sul futuro dell'industria della ristorazione che non può parlare di crisi e periodi morti, se non sa sfruttare le nuove opportunità che offre un mercato in continua evoluzione. Ne è testimonianza, in positivo, quanto accaduto a Milano a luglio dove i turisti sono aumentati del 5,4 per cento rispetto al 2017 con un picco di oltre 620 mila presenze.
Single, tra i 30 e i 45 anni e con soggiorni in città fino a dieci giorni. Questo l'identikit del turista tipo che ha visitato il capoluogo lombardo nel mese scorso. Sono infatti 269.432 i vacanzieri arrivati in città che corrispondono a questa caratteristiche, seguiti dalla fascia d'età fra i 45 e i 60 anni - oltre 253mila - e da quelli tra i 19 e i 30 anni - ben 194 mila. Dopo i single le famiglie e i loro congiunti con soggioni variabi fra i 10 e i 20 giorni.
Milano è fra le mete più ambite, dicono da Palazzo Marino, per una vacanza anche di lusso senza spendere eccessivamente. L'impegno è di valorizzare lo straordinario patrimonio artistico, architettonico e monumentale del capoluogo che vedrà il prossimo anno un ricco palinsesto per le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci. Così a Milano, sperando che a Brescia ne seguano l'esempio, anche perché a fine agosto in Valle Camonica, a Darfo Boario, si celebra il congresso mondiale dell'Arte Rupestre.
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Alberto Lupini