Virus, l’appello della Lombardia: «Mangiate solo cibo made in Italy»

L’assessore regionale all’agricoltura, Fabio Rolfi, è intervenuto a sostegno del comparto agricolo, ricordando che tutte le filiere alimentari sono garantite dal rischio di contagio

19 marzo 2020 | 15:42
di Renato Andreolassi
«In questo terribile momento che sta vivendo soprattutto la Lombardia, un segnale importante - oltre al rispetto dei pressanti appelli delle autorità sanitarie ed istituzionali a rimanere a casa - è quello di consumare prodotti alimentari made in Italy». L’appello è dell’assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi, che aggiunge: «È importante consumare quanto si coltiva e si produce nelle nostre terre per sostenere il mondo agricolo, evitando di importare prodotti esteri non garantiti. Ricordiamo anche che il virus  non si propaga assolutamente con gli alimenti. Le nostre filiere, a partire dal latte e dai formaggi, sono assolutamente sicure, garantite e controllate».

Fabio Rolfi

E a proposito di latte, la Giunta Lombarda ha approvato un decreto che consentirà con una semplice comunicazione all'Ats competente, di destinare il siero tale e quale o concentrato presso gli impianti di biogas. In Lombardia ne risultano in esercizio oltre 400, sui 1400 presenti a livello nazionale.

«Nemmeno un litro di latte deve essere buttato - rimarca Rolfi - e i contratti devono essere rispettati. Lavoriamo cercando varie soluzioni per raggiungere e garantire ogni giorno questi obiettivi». L'emergenza coronavirus ha fatto registrare una drastica riduzione degli ordini di prodotti lattiero caseari da parte del sistema della ristorazione. Serviva un provvedimento straordinario. «La rete di biogas presente in Lombardia - conclude Rolfi - oltre ad essere un esempio di sostenibilità ambientale, rappresenta una grande opportunità in caso di crisi. Il nostro provvedimento che consente un maggior uso di siero per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, aumenta in modo significativo la produzione di latte in polvere ad uso zootecnico, con almeno 500 tonnellate al giorno di latte inviato a questa destinazione. Un quantitativo importante in grado di evitare di buttare il latte in eccesso».

Al Pirellone si sta inoltre lavorando alla predisposizione degli atti di proroga degli adempimenti a carico delle imprese agricole: dalle scadenze legate al Prs, alle richieste di gasolio agricolo e alle misure per il settore vitivinicolo.

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