“Brutti di Mare” in Darsena, tracciabilità dal produttore al consumatore

18 ottobre 2016 | 11:21
di Guido Gabaldi
Le grandi città, europee e non solo, ospitano le più varie tipologie di ristoranti, magari arredati in modo strano e riforniti di specialità esotiche, provenienti da ogni parte del globo. Milano non fa eccezione, ma se si pensa alle tipicità di una nazione come l’Italia, con 8.309 chilometri di estensione costiera, uno si aspetterebbe di trovare i frutti di mare non dico dappertutto… ma a Milano, una delle capitali del gusto, certamente un po’ di più.



«E allora rimediamo noi, con “Brutti di Mare”». Ne ho parlato con Mirko De Rosa, contitolare del nuovo locale milanese in zona Darsena insieme a Valentino Pittau. «Sono nato a Gallipoli - ha continuato Mirko - un posto ove il crudo di mare lo mangiano anche i bambini. Ho fatto esperienza in Wip, società attiva nel catering, prima di approdare qui a Milano e rendermi conto del bisogno di un ristorante come questo. In cui ostriche, cozze e vongole, brutte a vedersi, vengono valorizzate oltre l’apparenza: cerchiamo di andare al cuore del sapore e del profumo di mare, con le nostre preparazioni. I molluschi si possono mangiare anche crudi, e senza troppi pensieri, grazie al nostro centro di depurazione: è l’unico collegato ad un’attività ristorativa, qui in Lombardia».


Valentino Pittau e Mirko De Rosa

Con la depurazione non si scherza, essendo un tema legato a doppio filo alle intossicazioni alimentari e alla salute dei clienti. Ed è anche per questo che Mirko è orgoglioso di mostrarmi le vasche dove i “brutti”, in varie fogge e tipologie, ricevono i trattamenti del caso.

«Le analisi che facciamo - ha spiegato De Rosa - ci sono imposte dalle autorità sanitarie, ma noi stessi diamo la massima importanza ai controlli igienici, ad esempio dell’acqua salata dove vengono immersi i molluschi. L’acqua viene sterilizzata mediante irradiazione a ultravioletti e ozonizzazione, ma la sicurezza è garantita anche dalla puntuale registrazione di ogni singolo lotto di prodotti pervenuto al centro. Una tracciabilità completa, dal produttore al consumatore».



E dal punto di vista gastronomico, i seafood lovers cosa devono aspettarsi da “Brutti di mare”?
Anzitutto di trovare aperto dalle 10.00 alle 24.00, e di poter essere serviti in qualsiasi orario. Oltre agli antipasti, a pranzo e a cena c’è sempre l’occasione per gustare piatti freddi o caldi, nei quali il pesce e i frutti di mare hanno comunque un ruolo centrale. In cucina c’è lo chef Giorgio Rattini, che ha studiato presso l’Accademia di Gualtiero Marchesi. Giorgio è un vero artista, è la nostra anima creativa che dà un tocco di magia ad ogni pietanza. Io sarei per un approccio più tradizionale, convinto che i sapori che possiamo offrire abbiamo un’impronta così tipica e ricca di sfumature da richiedere scarsissima lavorazione. Ovviamente, tutti i giorni io e Giorgio troviamo un compromesso fra semplicità e fantasia.



Tanto per tradurre in pratica il compromesso, l’antipasto delle sei del pomeriggio è a base di polpo fritto in agrodolce, sandwich di capesante, gambero viola di Gallipoli con panzanella, e poi cozze, vongole, ostriche e fasolari crudi poggiati su un lettino di ghiaccio, come vuole la tradizione.

Alla fine della degustazione, non mi porto a casa i “brutti” protagonisti della serata, benché sia possibile, visto che qui si può venire anche a far la spesa. Ma la cosa più importante da portare con sé è la tranquillità di aver trovato un posto “trasparente”, ove il fegato e lo stomaco verranno in qualche modo difesi dai rischi affrontati dai consumatori di pesce e frutti di mare. E se poi, oltre alla sicurezza, trovi anche delle proposte gastronomiche originali, non puoi chiedere di più.


Brutti di Mare
piazzale Cantore 3 - 20123 Milano
Tel 02 36584969 / 02 36587292
www.bruttidimare.it
ristorante@bruttidimare.it

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