Puglia in Brera, un'osteria tradizionale che porta i piatti tipici del sud a Milano

12 ottobre 2016 | 14:35
di Guido Gabaldi
Passeggiare nell’isola pedonale di Brera, a Milano, non lontano dall’Accademia, dà una strana sensazione. Non si sente il rumore delle auto, solo il vocìo dei passanti; e neppure l’odore dei gas di scarico, si sente, ma può ben affacciarsi qualche sentore di fritto misto, ché le porte dei ristoranti sono spesso aperte. I tavolini dei bistrot li devi aggirare, malfermi sull’acciottolato delle stradine, pavimentate in stile “bei tempi andati”. Ma dove mi trovo, uno si chiede, a Milano oppure in quel borgo antico di provincia, dove volevo recarmi domenica scorsa?



Se si passa per la viuzza intitolata a San Carpoforo (bel nome, per un Santo: portatore di frutti!) oltre all’atmosfera di provincia si può apprezzare pure l’osteria di provincia: “Puglia in Brera”, aperta da pochi mesi.

«Osteria tradizionale - ha specificato il titolare Antonio Ingrosso, pugliese doc di Sannicola, vicino Gallipoli - questo è il sottotitolo che io e il mio socio (la moglie, Francesca Micoccio) abbiamo voluto. Perché la cucina tradizionale pugliese uno crede di conoscerla bene, qui a Milano, con tutti i ritrovi pugliesi che ci sono. La sfida è proprio questa: mettere in vetrina le tante, inimitabili specialità del territorio che altrove non si trovano, proponendo l’identità pugliese perfino nell’arredamento».

Proprio gli arredi, nella piccola osteria da 60 coperti, fra interni ed esterni, conferiscono all’ambiente un aspetto caratteristico: ti sembrerà di aver già visto gli oggetti in ferro battuto, le sedie bianche e perfino l’illuminazione, o forse è la reminiscenza di una gita in un paesino di mare. Ma sono le specialità di Donata Rizzo, la cuoca, a confermare che c’è ancora un mondo da scoprire: la parmigiana “alla poverella”, ad esempio (melanzane fritte senz’uovo e con una buona dose di basilico), o la minestra di fave, piselli e porri.

Antonio Ingrosso e Donata Rizzo

Occhio di riguardo per i clienti tradizionalisti, dunque, e poi? Qualcos’altro?
«Partiamo dalle nostre radici, giustamente, per esplorare i dintorni. Un ingrediente millenario e simbolico come l’olio extra vergine d’oliva non si può non valorizzare, in un posto come questo, e noi diamo spazio ad un assemblaggio di tre varietà di olive (Cellina di Nardò, Ogliarola salentina, Leccino), da cui deriva il Terra d’Otranto Dop, dell’azienda agricola Donna Oleria. Ma ci permettiamo anche di andare oltre e di aggiornare le tradizioni, per non fermarci all’ossequio: i formaggi erborinati dell’azienda Dicecca, da Altamura (Ba), se li sono inventati da poco e sono interessantissimi, perché la Puglia non può essere sempre e solo caciocavalli e mozzarelle».

Olio e formaggio, dunque, con qualche interpretazione extra ordinem. E con l’altro protagonista della plurisecolare storia agricola della Puglia, il vino, come siamo messi? Ne parlo con uno dei fornitori dell’Osteria, Luca Maruffa, di Cantine San Marzano.

«Gli oltre 1.200 soci della nostra cooperativa - racconta Luca - si collocano nelle province di Brindisi e Taranto, proprio nella zona di produzione del Primitivo di Manduria, un rosso forte e generoso che sta acquistando una meritata notorietà: era ora! Tra le tante eccellenze, che anche Antonio Ingrosso ci aiuta a valorizzare, le voglio segnalare il Sessantanni Primitivo Dop, da vigneti situati nei comuni di San Marzano e Sava. I vitigni, come dice la denominazione, hanno più di sessant’anni e fanno nascere un vino di grande corpo, dotato di tannini eleganti e sentori di prugna e spezie. Una produzione di nicchia, il cui valore dà un’idea precisa dei livelli di eccellenza che siamo in grado di fornire».


I formaggi erborinati del caseificio Dicecca

Si può già prevedere che la valorizzazione delle tipicità riuscirà bene, ad Antonio e Francesca, anche perché lo dicono i fatti: questo è il terzo locale che aprono a Milano, nel giro di pochi anni e in zona centrale: vorrà pur dire qualcosa! Mi è anche sembrato di capire che un modello commerciale di questo genere, con i suoi manicaretti ed i suoi prodotti intramontabili, sarà portato all’estero. E mi è sembrato di capire che se il modello “Puglia da esportazione” funziona a Brera, proprio nel centro storico della capitale economica d’Italia, possa fare da ambasciatore del gusto ovunque nel mondo.


Puglia in Brera - Osteria tradizionale
via San Carpoforo 6 - Milano
Tel 02 84175503
Orari di apertura: Dal martedì alla domenica, dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 19.00 alle 23:30

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