Asiago Dop, crescita a doppia cifra. Nel 2021 ancora più trasparenza

03 febbraio 2021 | 13:44
Chiude il 2020 con il segno positivo il Consorzio tutela formaggio Asiago che mette a segno una produzione in aumento dell'11%. Performance premiata dall'incremento dei consumi del 2,2% a volume e del 3,4% a valore. Una crescita responsabile che ha risposto in maniera proattiva alle nuove esigenze e agli effetti della pandemia.

Una fetta di formaggio Asiago Dop

Grazie agli sforzi messi in campo da tutti i soci, il Consorzio ha garantito al mercato 1.427.456 forme di Asiago Dop fresco (+6% rispetto al 2019) e 306.241 forme di Dop stagionato (+42%) sia nei punti vendita del retail che nelle piattaforme online e negli esercizi specializzati.

In generale, il 2020 è stato un anno di grandi sfide per il comparto agroalimentare italiano, in cui si è assistito a una sostanziale redistribuzione dei canali di consumo, a partire dall’arretramento della spesa per il fuori casa del -48% e dall’incremento del +7% dell’acquisto domestico. Allo stesso tempo, sono aumentate del 160% le vendite legate al delivery e del 39%, rispetto al 2019, quelle delle piattaforme di e-commerce. In questo scenario, il formaggio Asiago Dop ha offerto al mercato italiano una garanzia di presenza sulla quale il consumatore ha potuto contare.

Per i consumatori, Asiago Dop ha rappresentato la scelta sicura di un prodotto garantito, di altissima qualità che, con la sua origine certa, ha accompagnato le nuove modalità di consumo, l’aumento dei pasti in casa e la ricerca di prodotti naturali e genuini. Una scelta premiata dalla fiducia di quasi dieci milioni di famiglie, con una crescita delle vendite del +3,3% per l’Asiago Dop Fresco e del +25,5% per l’Asiago Dop Stagionato. Proprio la valorizzazione delle più lunghe stagionature, sempre più apprezzate dai consumatori nelle tipologie Asiago Dop Stagionato Mezzano (stagionatura 4-10 mesi), Vecchio (da 10 a 15 mesi) e Stravecchio (oltre i 15 mesi), è uno dei punti distintivi del nuovo disciplinare di produzione, che eleva la qualità del prodotto con requisiti sempre più stringenti.

«Abbiamo affrontato un 2020 difficile e ci siamo impegnati per rispondere con trasparenza e responsabilità alle aspettative dei consumatori. Nel 2021, anche grazie alle novità introdotte nel disciplinare di produzione, lavoreremo per cogliere le nuove prospettive di mercato valorizzando e tutelando gli aspetti distintivi della specialità veneta-trentina», ha affermato il presidente del Consorzio, Fiorenzo Rigoni.

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Alberto Lupini


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