Nei cocktail di Alex Siliberto… «Ciò che conta è l’essenza»

19 gennaio 2016 | 10:59
Oltre ad essere un barman di grande talento, con molti anni di esperienza alle spalle e tanta creatività, Alex Siliberto (nella foto) è anche il vincitore delle preselezioni per il nord Italia del primo concorso nazionale di Abi Professional, la giovane associazione di barmen, con il suo cocktail Stratosfere 2.0. Dopo varie e interessanti esperienze che lo hanno visto collaborare con lo Sheraton Diana Majestic, il Trussardi alla Scala, il Grand Hotel Visconti Palace, il Lotvs Club, Basara sushi Pasticceria di Milano, gli Style Hotels di Milano, Alex oggi ha scelto di essere tra i membri di Abi Professional.

«Faccio ormai questo lavoro da 15 anni - dichiara Alex Siliberto - tra alberghi e locali di tendenza. Al primo concorso Abi Professional ho deciso di presentare un cocktail particolare, del quale secondo me è necessario raccontare anche il bicchiere. L’ho cercato molto e alla fine sono riuscito a trovarlo. Il mio obiettivo era richiamare per struttura il monumento al quale lo stesso drink è stato ispirato, la Stratosphere Tower di Las Vegas».



Una creazione e una scelta quella di Alex Siliberto che ad Abi Professional davvero si è distinta dalle altre, avendo remato in particolar modo contro una tendenza comune nella realtà dei drink: la trasparenza. Se normalmente i contenitori delle creazioni da dietro il bancone lasciano intravedere colori e accostamenti e giochi tra gli ingredienti, questo particolare bicchiere li ha nascosti dietro ad un acciaio grigio e spesso.

«Ho voluto giocare attorno al principio secondo il quale non tutto ciò che è bello deve essere allo stesso tempo buono; molto spesso la vista inganna. Il mio intento è di regalare a chi assaggia il mio cocktail da una parte il piacere dell’inesplorato, dall’altra il gusto autentico, non travisato da un mix di colori a volte ingannevoli. Insomma, ciò che conta è l’essenza, ciò che sta all’interno e poi si sprigiona a contatto con il palato».



«Per la preparazione del mio cocktail ho utilizzato del Macallan 8 anni, un richiamo deciso alle Highland, zone eccezionali per il whisky; del Disaronno e del Martini Extra Dry. Un’altra piccola aggiunta è stata l’acino d’uva, siringato all’interno con delle noci di macadamia, originarie dell’Australia. Per la decorazione invece ho disposto dei fiori attorno al bicchiere, di 4 colori differenti, dal rosso al bianco fino all’azzurro, con una carota e un daikon all’interno, semplicissimo ma efficace».

Una decorazione molto interessante, che nella sua semplicità è stata in grado di creare un senso di raffinatezza, in perfetto equilibrio con la qualità degli ingredienti scelti. Alex Siliberto ha infatti vinto anche il premio per la miglior decorazione in gara.

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Alberto Lupini


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