Ais Brescia, quanti giovani ai corsi Ma pochi vogliono diventare professionisti

Il dato è curioso e deve far riflettere chi si occupa del mondo del vino. L'Ais di Brescia ha chiuso le iscrizioni al corso di primo livello per sommelier professionisti, tanti i giovani che si iscrivono per curiosità

01 ottobre 2018 | 17:26
di Renato Andreolassi
«Le domande sono molte di più dei posti disponibili - dice il presidente di Ais Brescia Alessandro Caccia - e coinvolti a partecipare ai corsi sono in grande maggioranza, con oltre il 60%, giovani fra i 19 e i 35 anni. Abbiamo accolto 143 su 160 richieste. Costo 550 euro per 15 lezioni. Ma il dato su cui riflettere è che quasi tutti i partecipanti non vogliono tuffarsi e svolgere nell'immediato la professione di sommelier ma lo fanno per conoscere qualità, caratteristiche, peculiarità e la storia dei vini italiani e stranieri».



Complessivamente ai corsi dei vari livelli partecipano 370 persone. Gli iscritti all'Associazione sono 1100, e di anno in anno aumentano gli appassionati verso questo mondo, segno di un interesse che va al di la delle mode. Il prossimo appuntamento è a gennaio. La conferma della crescente attenzione viene anche da Fabio Finazzi, responsabile, sempre a Brescia, dell'Onav, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vini che ha oltre seicento iscritti. In settimana partirà un corso articolato in 18 lezioni, anche in questo caso con tanti giovani presenti. 

«E poi prosegue il nostro impegno - ricorda Finazzi - in collaborazione con l'Unione Italiana Ciechi e Ipo-Non-Vedenti per l'abbattimento di tutte le barriere. L'obiettivo non è solo quello dell'approfondimento degli aspetti enologici e vitivinicoli, ma anche migliorare la qualità di vita e di relazione con il mondo esterno».

Nel primo corso tenutosi nella primavera scorsa tutti i partecipanti, una ventina, hanno superato brillantemente l'esame dimostrando serietà, conoscenza e soprattutto passione per il vino sotto vari aspetti: analisi sensoriale, degustazione e terroir. E soprattutto una non comune sensibilità gustativa. Un'esperienza che si ripeterà nei prossimi mesi con un suggerimento venuto da una delle partecipanti, che sulle etichette delle varie cantine vengano stampate scritte illustrative in alfabeto braille.

Per informazioni: www.aisbrescia.it

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Alberto Lupini


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