I giovani tra scuola e lavoro Formazione significa integrazione
Andrei Trandafir Aurelian è un giovane aspirante cuoco romeno che con passione e umiltà sta intraprendendo la strada della cucina e, grazie a questa, quella della piena e naturale integrazione nel nostro Paese
12 marzo 2018 | 10:01
di Rocco Pozzulo
Andrei Trandafir Aurelian
Il progetto Dualità Scuola-Lavoro, a mio modesto avviso però, si è rilevato soprattutto, e le cifre ce lo confermano, come efficace strumento di integrazione sociale per molti figli di extracomunitari giunti in Italia. Questa è la storia bella di un ragazzo della Romania, Andrei Trandafir Aurelian giunto in tenera età con la mamma in Italia. Dopo un primo percorso scolastico con la conseguente difficoltà di lingua, ha voluto iscriversi all’Enaip di Padova al corso di Ristorazione inseguendo una sua passione ed una progettualità di futuro.Venuto a conoscenza, attraverso i suoi insegnanti del nostro concorso indetto per gli allievi delle scuole ristorative, ha voluto mettersi in discussione con l’umiltà e la consapevolezza di giovane con scarse conoscenze culinarie e dove la sua nazione di origine non vanta certo una così ampia cultura e tradizione in fatto di cucina.
Ebbene, alla selezione regionale veneta è riuscito ad imporsi con il suo piatto nel confronto con gli altri candidati, allievi di scuole più blasonate e di tradizione, a riprova che la voglia di emergere e di volersi integrare interamente nel tessuto sociale, “paga” e dà i suoi sperati frutti.
Io, quale presidente della Federazione italiana cuochi, gioisco e mi rallegro che la nostra professione e la nostra passione per la cucina possa essere anche motivo e strumento per molti giovani di processo di piena integrazione, rendendo l'individuo membro prepositivo di un paese ospitante. L'integrazione dipende soprattutto dalla capacità e dalla voglia di socializzazione di ogni persona, ed integrazione significa unione e condivisione di intenti, e capacità di confrontarsi in maniera civile, fare parte di una società il cui scopo non è disgregare, ghettizzare, emarginare, ma rispettare per farsi rispettare.
Andrei ne è un fulgido esempio, come tanti altri del resto, grazie anche dei concetti basilari di civile convivenza che la nostra scuola con i suoi insegnamenti infonde. Un augurio dunque a lui, come agli altri allievi che stanno seguendo la stessa strada.
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Alberto Lupini