Joel Robuchon non c’è più Si spengono 32 stelle Michelin

Un altro pilastro della cucina internazionale se ne va: è morto all’età di 73 anni il cuoco francese Joel Robuchon, noto per essere il migliore secondo la Michelin che gli ha assegnato 32 stelle in carriera . Nella seconda parte della sua vita ha lasciato i fornelli per dedicarsi alla stesura di libri di cucina. Sentito il cordoglio del mondo dei cuochi

06 agosto 2018 | 14:58
La Francia perde così un altro simbolo della sua cucina apprezzata in tutto il mondo dopo la scomparsa a gennaio di Paul Bocuse. Ma è tutta la cucina mondiale a perdere un riferimento, il terzo nel giro di pochissimi mesi perché oltre a Bocuse poche settimane prima se ne era andato anche Gualtiero Marchesi. Un segno del destino beffardo che sembra voler lasciar spazio alle nuove generazioni che ora stanno raccogliendo i frutti di una semina durata decenni proprio grazie a questi tre personaggi.


Joel Robuchon

A dare prima di tutti la notizia il sito di "Le Figaro" il quale ha anche spiegato che Robuchon era stato “operato oltre un anno fa da per un tumore al pancreas che l'aveva molto indebolito”. Il 73enne cuoco originario di Poitiers - è stato colui che ha segnato la fine del minimalismo della nouvelle cuisine e ha portato come un pioniere la cucina in tv - era figlio di un minatore ed ha iniziato a maneggiare pentole e padelle a 12 anni nel seminario di Mauleòn, dove era entrato per farsi prete.

Poi però a 15 anni la svolta con i fornelli che hanno avuto la meglio sulla vocazione. Entra nel settore come aiutopasticcere e subito si distingue tanto che a 29 anni è già chef e responsabile di un team di 90 persone al Concorde Lafayette di Parigi. Un anno più tardi il primo trofeo, quello di "Miglior artigiano di Francia". Poco dopo passa al Nikko dove conquista le prime due stelle Michelin. Nel 1981 riesce finalmente ad aprire il suo primo locale, Le Jamin al XVI° arrondissement, dove aggiorna il suo record aggiungendo al palmares la sua prima tripla stella e conquista nel '90 il titolo di "cuoco del secolo", attribuitogli dalla guida Gault & Millau.

Le sue creazioni smettono di uscire dalla sua mente e dalle sue mani a 50 anni perché da lì si è dedicato alla scrittura di libri di gastronomia che sono ormai testi d’obbligo per tutti coloro che sognano di ripercorrere anche solo parte delle sue orme.


Joel Robuchon e Enrico Derflingher

Il presidente di Euro-Toques Italia e International, Enrico Derflingher lo ha ricordato con commozione e orgoglio: «Ricordo - ha detto - di aver cucinato qualche volta il suo famoso pure con lui, spesso sono stato nei suoi locali e altre volte lui è stato nei miei. Credo che la sua formula di ristorazione diffusa in tutto il mondo con uno standard sempre uguale e molto alto sia la dimostrazione della sua grandezza ineguagliabile».

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Alberto Lupini


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