Bambini italiani i più grassi d’Europa Il 24% è in sovrappeso

13 ottobre 2015 | 12:51
«In Italia abbiamo il triste primato di avere i bambini più grassi d'Europa, con il 24% sovrappeso e il 12% obeso. Questo perché stiamo perdendo la nostra tradizione alimentare mediterranea». Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Michele Carruba, del centro studi e ricerche sull'obesità dell'università degli studi di Milano, presente all'Expo per parlare di obesità e diabete all'interno di un ciclo di incontri promossi dal ministero della Salute. «Con l'industrializzazione e la tecnologia - continua l'esperto - le persone continuano a mangiare la stessa quantità di cibo da un punto di vista quantitativo, ma non si muovono più e quindi non bruciano energia».



In Italia è obeso il 10% della popolazione, cui si deve aggiungere un altro 46% di persone in sovrappeso. Le cellule adipose diventano un «vero e proprio organo endocrino - ricorda il medico - che secerne sostanze che intaccano il funzionamento degli altri organi. Cervello, cuore, reni, ma soprattutto il pancreas, che sviluppa insulino-resistenza e quindi provoca il diabete». Il 90% dei diabetici di tipo 2 è obeso o sovrappeso. «Oggi sappiamo che questa forma della malattia parte da un accumulo di grasso a livello viscerale - spiega Carruba - Continuiamo però a trattare l'obesità come un problema estetico e a limitare i danni del diabete. Per curare davvero il paziente dobbiamo farlo dimagrire».

Una perdita di peso del 5-10% sarebbe sufficiente a migliorare la qualità della vita del diabetico, provocando a volte la remissione della malattia. Inoltre, occorre intervenire sugli stili di vita: «Bisogna focalizzarsi sulla prevenzione primaria - commenta Gianluca Perseghin, endocrinologo del dipartimento di scienze biomediche per la salute dell'università degli studi di Milano e di Medicina metabolica al Policlinico di Monza, tra i relatori dell’incontro a Expo - a partire dall'alimentazione. Diversi studi hanno confermato l'efficacia della dieta mediterranea arricchita con olio di oliva extra vergine e con frutta secca».

Il diabete colpisce mezzo milione di persone solo in Lombardia, mentre a livello nazionale l'incidenza è del 7-8%. Oltre all'alimentazione è importante un esercizio fisico costante. «È dimostrato - aggiunge Perseghin - che almeno 4 sessioni la settimana da 45 minuti l'una di attività aerobica come cyclette o step aiutano nella prevenzione. Resta da capire qual è la soglia minima di movimento per ottenere il beneficio massimo».

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Alberto Lupini


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