Dosi e condimenti nei piatti dell'estate Come conservare gusto e leggerezza

31 luglio 2017 | 15:06
D'estate è abitudine di tutti - o quasi - evitare quei piatti "pesanti", o almeno tipicamente invernali, come un brasato o una zuppa di fagioli, e prediligere magari qualcosa di più fresco e semplice. Ma bisogna fare attenzione, anche per questi piatti tipicamente estivi, qualche accorgimento va tenuto in considerazione. Di seguito alcuni esempi tratti dalla sezione Terra e Gusto dell'Ansa.


foto: Ansa

Mai condire la bresaola con limone al naturale, sapere che un bel piatto di insalata di riso è tutt'altro che leggero e che la birra non va mai bevuta ghiacciata e senza schiuma. Ecco qui alcuni degli errori più comuni che si fanno preparando i cibi tipici dell'estate, come bresaola, tonno e insalate di riso, senza sapere che un accostamento sbagliato può comprometterne salubrità e leggerezza.

Versare il succo di limone sulla bresaola tende a ossidarla, provocando un effetto "cotto" non proprio gradevole, meglio preparare una delicata emulsione con olio, oppure sulla verdura d'accompagnamento. Una porzione di insalata di riso, con prosciutto, emmenthal, piselli, peperoni, olive, ecc, contiene circa 500 calorie, non poche per uno spuntino tra un bagno e l'altro, l'importante è saperlo e considerarlo un vero piatto unico.

Passepartout dell'estate è il tonno in scatola che va utilizzato sempre a temperatura ambiente e aggiunto solo all'ultimo momento nei piatti senza cuocerlo, essendo già stato sottoposto alla cottura con uno specifico processo termico di sterilizzazione durante il confezionamento.

Nella preparazione della pasta fredda per fermarne la cottura non bisogna mai raffreddarla sciacquandola sotto l'acqua o lasciandola a scuocere in pentola. A due terzi della cottura va scolata e trasferita in una insalatiera e sigillata con pellicola trasparente che si gonfierà "a campana", completando così la cottura a secco, lasciandola al dente anche per il giorno dopo. Occhio infine alla birra che, se bevuta gelata perde gran parte del suo bouquet aromatico; va servita alla temperatura indicata sulla confezione e sempre con due dita di schiuma che la proteggono dall'ossidazione e la rendono più buona e digeribile.

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Alberto Lupini


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