Benvenuto Brunello 2017 Anche Sting alla presentazione

Un Brunello 2017 da 4 stelle, il Message in a bottle di Sting che ha entusiasmato il settecentesco Teatro degli Astrusi a Montalcino e la formella celebrativa dell’annata firmata da Sting e Trudie Styler

19 febbraio 2018 | 18:51
di Piera Genta
Sono stati questi i momenti emozionanti della 26ª edizione di Benvenuto Brunello 2017. Per l’anteprima del rosso toscano, 130 produttori hanno presentato l’annata 2013, la Riserva 2012, il Rosso 2016, il Moscadello ed il Sant’Antimo. Una denominazione dai numeri importanti: 180 milioni di euro il giro d’affari 2017, la produzione complessiva supera di poco i 9 milioni di bottiglie. L’export registra un 70% di cui il 30% in Usa seguito da Europa, i mercati asiatici, il Canada ed il centro e sud America.


Sting

Accanto al Brunello sono state prodotte 4,6 milioni di bottiglie di Rosso di Montalcino e, da non dimenticare il Sant’Antimo con 250mila e il Moscadello con 40mila. Il prezzo del vigneto A Montalcino? Ufficialmente per un ettaro occorrono almeno 700mila euro, ma per assicurarsi un Cru un milione potrebbe non bastare.

Benvenuto Brunello è stata l’occasione per riflettere sul futuro del vino e sull’incidenza dell’e-commerce sul mercato mondiale con alcuni momenti di incontro condotti da Luciano Ferraro, giornalista del Corriere della Sera. La situazione del mercato on-line è stata il focus con Marco Magnacavallo, amministratore delegato di Tannico; Andrea Nardi Dei, fondatore di Vino75 e Manfredi Minutelli di Alibaba. Secondo la ricerca di Tannico il Brunello si colloca al primo posto nel segmento dei vini ultra-premium e luxury (quelli cioè da oltre 25 euro a bottiglia). «Brunello che, anche sul web, ha un ruolo di apripista, è il nostro vino di alta gamma in assoluto più venduto», ha aggiunto Nicola Nardi Dei. In Cina, sottolinea Manfredi Minutelli, dove non si hanno ancora le competenze per riconoscere le diverse aziende, il Brunello è percepito come marca quindi risulta necessario muoversi come un territorio unito.

In un momento in cui si parla sempre più dei cambiamenti climatici in atto, a Montalcino si è affrontato il tema con il meteorologo di La7, Paolo Sottocorona. «Gli eventi estremi, come siccità e alluvioni, forte caldo e picchi di freddo - ha detto - saranno sempre più repentini e simultanei e questo renderà difficilissimo se non impossibile fare sia previsioni meteorologiche che previsioni climatiche di lungo periodo».

Non poteva mancare il confronto con le nuove generazioni di vignaioli che stanno gestendo annate non semplici, come quella del 2017. Secondo Viola Gorelli de Le Potazzine occorre una buona gestione agronomica e un’approfondita conoscenza del proprio terreno e delle proprie piante per proteggere la vigna e Francesco Ripaccioli di Canalicchio di Sopra richiama l’attenzione sui nuovi strumenti di selezione. Per Giacomo Bartolommei di Caprili pone l’accento sulla ricerca: «Il problema più urgente oggi è la siccità. Occorrono portainnesti e cloni che abbiano meno fabbisogno idrico e la cisgenetica può essere una soluzione che non snatura il vitigno perché va ad intervenire solamente su quei singoli caratteri genetici che rendono le piante resistenti alla mancanza di acqua o di malattie, come la peronospora e l’oidio».



Il programma di Benvenuto Brunello è proseguito con l’assegnazione dei premi Leccio d’Oro 2018 assegnati al ristorante e all’enoteca, nelle due categorie “Italia” ed “Estero”, che nella loro carta dei vini hanno una gamma ampia, ricercata e rappresentativa del Brunello e dei vini di Montalcino. I premiati di quest’anno sono: 8 1/2 Otto e Mezzo Bombana di Hong Kong per la categoria “ristorante estero” e K&L Wine Merchants di San Francisco per quella “enoteca estera”. In Italia i riconoscimenti sono andati all’Osteria Le Logge di Siena per la categoria “ristoranti” e alla Gastronomia Galanti di Firenze per quella delle “enoteche”.

Momento più atteso l’assegnazione delle stelle dell’annata e la presentazione della formella celebrativa firmata da Sting e Trudie Styler. «Un vino è come una bella storia raccontata nelle canzoni» e il brano Message in a bottle con solo chitarra e voce ha emozionato il teatro. Il musicista inglese che produce vino in Toscana, a Figline Valdarno, nella sua tenuta Il Palagio aggiunge: «Io di solito canto e non parlo ma vorrei dire quanto sia bello essere qui oggi a Montalcino per la prima volta e quanto io sia onorato di aver realizzato questa piastrella che porta la mia firma». L’idea di Sting e di Trudie Styler è stata una chitarra stilizzata tracciata in bianco su uno sfondo che ricorda i colori dei tramonti in Toscana.

L’annata 2017 secondo gli esperti che l’hanno valutata una annata, nonostante condizionata dal gelo di aprile e dalla forte siccità di luglio e agosto e parzialmente aiutata dalle piogge di settembre, è caratterizzata da un’ottima acidità e un pH basso per un vino che terrà benissimo l’invecchiamento.

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Alberto Lupini


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