Cantina Antonella Corda Il debutto di un'azienda al femminile
Antonella Corda presso DesignElementi, spazio-laboratorio Neff di Milano, ha raccontato le prime annate della sua cantina (omonima): Nuragus di Cagliari Doc, Vermentino Doc di Sardegna, Cannonau di Sardegna
16 aprile 2018 | 12:42
di Gabriele Ancona
«Per la nostra azienda - ha spiegato Antonella Corda - la terra va rispettata come una madre. Per questo i vini, nelle annate 2016/2017, sono piena espressione della nostra Serdiana. Il Vermentino è intenso e fragrante, in grado di riunire le essenze dei giardini del mediterraneo, il Nuragus racchiude le due anime della Sardegna, la terra e il mare, mentre il Cannonau viene vinificato in modo da mantenere intatti gli aromi varietali del vitigno».
Di madre in vigna è un po’ il filo conduttore dell’azienda Corda. Antonella ha infatti ereditato nel 2010 i vigneti di famiglia, continuando la tradizione del nonno Antonio Argiolas e dei genitori. L'obiettivo oggi è quello di trasformare l'azienda agricola in una boutique winery per la produzione di vini sardi di qualità, che raccontino nel mondo la storia della sua terra. Un obiettivo che prevede nell’arco di 5 anni di quintuplicare la produzione, sempre su 3 etichette, raggiungendo quota 100mila bottiglie. Nel frattempo, a metà maggio, verrà inaugurata la nuova cantina immersa nei vigneti.
Nel corso della presentazione milanese, il Nuragus di Cagliari, fresco ed equilibrato al palato e contraddistinto da una caratteristica sapidità, è stato proposto con Ostrica Shiso e lamponi, Tartare di pecora, Baccalà mantecato, Uovo 61 e il tonno. Il riso nel tortello, sapa, gambero, fregola in verde e casu axedu ha invece accompagnato il Vermentino di Sardegna, intenso e fragrante, ricco di un’acidità vibrante che contrasta i toni caldi e la sua morbidezza.
Elegante, fresco e meno concentrato rispetto a quelli di vecchia scuola, il Cannonau di Sardegna pensato da Antonella Corda interpreta un pensiero enologico evoluto e trasversale ai mercati. Un vino importante, ma ecumenico. È stato abbinato a Faraona, finocchio e sambuca.
Per informazioni: www.antonellacorda.it
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