Enologica 2015 parla al mondo tra incontri, degustazioni e convegni

28 settembre 2015 | 15:43
di Benedetta Gandini
“Mondo Sagrantino”. Questo il titolo dell’annuale manifestazione vitivinicola montefalchese dedicata al nettare di bacco umbro e organizzata dal Consorzio tutela vini di Montefalco. Il paesino in provincia di Perugia detto anche la ringhiera dell’Umbria per la sua posizione panoramica, ogni anno attrae centinaia di turisti e intenditori del settore per uno degli eventi più attesi e acclamati nel periodo della vendemmia. Quest’anno il calendario è stato fitto di eventi, concentrando una tre giorni (18, 19, 20 settembre) full immersion tra seminari, degustazioni, eventi in cantina e manifestazioni folcloristiche.

Primo fra tutti l’incontro con il professore, giornalista e conduttore (Passepartout Rai3) Philippe Daverio. La conferenza dal titolo “Philippe Daverio incontra Montefalco” non ha potuto che vedere l’eclettico professore nelle vesti di un narratore che racconta come l’Italia sia un tesoro a cielo aperto di Cultura, Storia e Buon cibo e di come tutto ciò nessuno ce lo potrà mai portare via. Inoltre molto interessante la digressione sulla storia del vino e sull’attaccamento degli italiani al territorio. L’occasione è stata anche consona per commentare “La Madonna della Cintola” opera di Benozzo Gozzoli che fino al 30 Dicembre 2015 sarà ospitata nel Complesso Museale di San Francesco della cittadina umbra prima di far ritorno nella Pinacoteca Vaticana.

L’altro appuntamento di notevole richiamo e soprattutto dal tema interessante per gli esperti del settore è stata la degustazione “I Sagrantini d’Oltreoceano” riservata per l’appunto a produttori e giornalisti. Nei calici sono stati versati sette tipi di Sagrantino provenenti dai vigneti dell’Australia e della California, la prima sensazione è stata subito la morbidezza e la quasi totale assenza dei tannini che caratterizzano in toto il vino umbro, portando così a galla l’estrema differenza con il Sagrantino “Autentico”. Ma d’altronde le caratteristiche territoriali e climatiche sono fondamentali per la nascita e la crescita di un vino, tantochè da questa esperienza si possono cogliere i “frutti” positivi di un vitigno conosciutissimo all’estero e degustare al tempo stesso vini molto versatili e piacevoli al palato..

Le etichette degustate sono state: Australia Felix di Andrew Peace Wines 2013, Jacuzzi Family Vineyards 2012, The Belief Sagrantino di Heathvale 2012, ChalmersSagrantino 2012, The Cenosilicaphobic Cat Sagrantino D’Arenberg 2010, Mosby Sagrantino 2008 della California e un Chalmers Sagrantino Passito. Rilevanti e originali anche gli eventi in cantina. Dalla cena di buon auspicio alla vendemmia della Cantina Moretti Omero dove le salsicce con il vino Sagrantino l’hanno fatta da padrone, passando per la raffinata degustazione presso l’azienda Colle Ciocco, dove tra viti e uliveti, questa cantina produce circa 45.000 bottiglie l’anno. La strategia è proprio quella di rimanere un’azienda di nicchia con tanta clientela estera.

Proseguendo il tour, passiamo da Lungarotti per il “Super Enolotto”. Sacchetto in iuta della tombola dove all’interno sono contenuti dodici numeri corrispondenti a dodici vini rigorosamente scelti fra i migliori dell’omonima casa vitivinicola e il degustatore dovrà sceglierne quattro indovinando, tramite gusto e olfatto di quale si tratta. Un’esperienza nuova e originale che fa scoprire il piacere del vino a chi è meno esperto e porta invece una nota di allegria e “sfida” per chi è già un intenditore.

Dal Super Enolotto passiamo al Keep Calm&Enjoy Sagrantino della Tenuta Rocca di Fabbri. Qui trasportati dagli odori e dai sapori del tramonto entriamo in un vero e proprio clima fiabesco dove immersi nel verde andiamo a scoprire una delle cantine storiche del Sagrantino fatta di cunicoli e sotterranei in cui il nettare di bacco si conserva al meglio della sua struttura.

Infine in tema di vendemmia non poteva di certo mancare la Harvest Experience presso la tenuta Arnaldo Caprai. Qui, visitatori e giornalisti si sono potuti immergere a 360° nell’esperienza. Armati di cappellini, tshirt e cesoie, le pregiate uve che dopo la fermentazione e l’invecchiamento diventeranno Sagrantino, sono state tagliate e riposte nelle casse per poi essere immesse nei macchinari specifici. A raccontare e seguire tutto il procedimento è stato Marco Caprai titolare dell’omonima azienda. Per concludere, i carri allegorici nella piazza di Montefalco hanno ufficialmente chiuso la manifestazione di Enologica 2015, che a detta dei più è stata davvero un successo... d’Oltreoceano. 

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