Franciacorta, la prima bottiglia nel 1961 Ziliani e Berlucchi, accoppiata vincente

06 luglio 2017 | 14:27
di Andrea Radic
Guido Berlucchi produceva negli anni cinquanta un vino bianco che chiamava "Pinot del Castello", ma non era soddisfatto della resa e delle aspettative, sempre deluse quando lo proponeva ad amici altolocati e nobili che frequentava nelle grandi città. Nel 1955 si rivolge a Franco Ziliani, promettente enologo ed esperto, lo chiama a Palazzo Lana, prestigiosa dimora in Franciacorta a Borgonato di Corte Franca (Bs).



Il giovane Ziliani si reca a Palazzo e viene introdotto dal maggiordomo nella grande sala con camino acceso e splendidi arredi, dove Berlucchi sedeva al pianoforte suonando "Georgia on my mind". Ziliani accetta l’incarico, e intravede nella raffinata persona di Berlucchi, nella sua bella residenza e nell’antica cantina interrata, gli elementi per realizzare il sogno di creare uno spumante metodo classico in Franciacorta. A loro si unì anche Giorgio Lanciani e, insieme, fondarono la Guido Berlucchi & C.



Nel 1961 Ziliani sigillò 3mila bottiglie di Pinot di Franciacorta. Fu un successo, confermato a ogni vendemmia, che ha eletto Berlucchi a vino della festa e del piacere quotidiano, del brindisi e del “tutto pasto”. Uomo brillante e dalla simpatia contagiosa, Ziliani è da tutti riconosciuto come l'inventore del Franciacorta e in particolare del Franciacorta Docg. Gli amici di Berlucchi rimasero così colpiti dalle nuove bollicine che la Principessa Ruspoli chiamò da Milano dicendo: «Guido il tuo vino è straordinario, mandamene altre 24 bottiglie».



Oggi l'ultima di quelle 3mila bottiglie è gelosamente conservata in un'apposita stanza nella parte più antica delle cantine Berlucchi, quasi un simbolo di ciò che in 56 anni è divenuta la Franciacorta, dove decine di produttori realizzano bollicine che stanno conquistando appassionati in Italia e in numerosi Paesi nel mondo con milioni di bottiglie. La sola Berlucchi ne produce ben quattro milioni. Di fronte a Palazzo Lana, racchiuso da muretti a secco, troviamo il vigneto Brolo, di poco più di un ettaro, da cui provengono le uve destinate alla cuvée Palazzo Lana.



I vigneti Berlucchi sono condotti sia a cordone speronato che a Guyot e si estendono su 520 ettari, di cui 85 di proprietà e i restanti di conferitori selezionati e fidelizzati. La vigna di proprietà ha già completato l’iter di conversione all’agricoltura biologica, mentre quella dei conferitori lo ultimerà con la vendemmia 2018. Inoltre, Berlucchi ha proseguito l’opera di zonazione del Consorzio Tutela Franciacorta con il progetto “Mille1Vigna” che fornisce la carta d’identità del singolo vigneto, per esaltare le peculiarità delle sue uve. I filari sono fotografati dall’alto con apparecchi a infrarossi per acquisire dati sul vigore vegetativo e intervenire in modo mirato nelle operazioni colturali e in vendemmia.

Per informazioni: www.berlucchi.it

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