Fumin, vitigno valdostano che regala vini intensi e speziati
01 marzo 2015 | 17:33
di Piera Genta
Un tempo non veniva vinificato in purezza ed era utilizzato prevalentemente per dare ai vini di pronta beva maggiore colore e acidità, oggi viene coltivato nella zona compresa tra Saint Vincent e Villeneuve, soprattutto nel versante sinistro ed anche più soleggiato della Dora Baltea, fino a un’altitudine di 600-650 metri, in terreni con forte pendenza ed anche in vecchie vigne a Aymavilles insieme al Petit Rouge, altro vitigno valdostano. Il suo successo si deve al padre di Costantino Charrère, il primo a vinificarlo in purezza nel 1970.
In seguito al riconoscimento della Doc Valle d’Aosta Fumin, l’interesse per questo vitigno è in continuo aumento. Le uve mature di Fumin in purezza possono dare origine ad un vino rosso longevo, ricco e corposo, da destinare all’affinamento in botti di rovere.
Il vino si presenta carico di colore, con forte tonalità malvacea che con l’invecchiamento diventa rubino; il profumo è intenso, leggermente erbaceo, e si arricchisce con la maturazione di note speziate e balsamiche; al palato è di gusto asciutto, austero, di buona acidità, tannini eleganti e notevole persistenza. L’abbinamento con carni rosse, selvaggina in generale, brasati e formaggi a lunga stagionatura è eccellente.
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Alberto Lupini