Di Gavi in Gavi, si chiude la terza edizione Il premio speciale alle Cantine Settesoli
04 settembre 2015 | 14:04
di Clara Mennella
Contento anche il presidente del Consorzio di Tutela del Gavi, Maurizio Montobbio: «La manifestazione di Gavi in Gavi racconta il nostro territorio, una terra unica come lo sono le storie che ne costituiscono l’identità culturale ed enogastronomica. I nostri vigneti danno forma e colore alle colline che uniscono ben 11 comuni nel nome di un solo vitigno, il Cortese, e occorrono volontà, passione e fantasia per creare etichette con personalità diverse. Le bottiglie prodotte sono 13 milioni, un numero importante per un Doc che esiste da 40 anni e che ha ottenuto la Docg nel 1998». Presentata la bellissima bottiglia istituzionale 2015, la cui etichetta riporta l’opera Shin-On realizzata appositamente dall’artista internazionale Shuhei Matsuyama che reinterpreta il Forte di Gavi. Il programma, articolato su tre giornate ha offerto, oltre alle degustazioni, anche spettacoli teatrali nelle Corti, concerti, cabaret, la presenza di Alessandro Cattelan e la collaborazione con il Museo Luzzati: illustrazioni e opere dell'artista hanno popolato i diversi spazi.
Quest'anno, evento nell’evento, anche la prima edizione del Premio Gavi “La buona Italia”, patrocinato da Federculture e promosso dal Consorzio Tutela del Gavi con l’obiettivo di riconoscere, segnalare e premiare le “buone pratiche nella valorizzazione internazionale delle filiere enogastronomiche italiane. La giuria di esperti ha decretato vincitrice la cooperativa siciliana "Cantine Settesoli" che, fondata nel 1958 a Menfi nell’Agrigentino, oggi è guidata dal presidente Vito Varvaro e conta su 2mila soci, una superficie vitata di 6mila ettari e tre stabilimenti enologici dedicati alla vinificazione con circa 500mila quintali di uve trasformate. Un autentico distretto del vino e un punto di riferimento per il mercato del vino di largo consumo.
Secondo il Consorzio del Gavi, «protagonisti del Premio sono persone, aziende, consorzi, territori che abbiano interpretato in modo particolarmente efficace una o più delle sette regole per la Buona Italia elaborate in occasione del Laboratorio Gavi del 2014. In questa prima edizione si è focalizzata l’attenzione sulla regola “Colore della comunicazione: la comunicazione dell’enogastronomia è narrazione, coinvolgimento, emozione». Per Antonella Imborgia, responsabile marketing di Cantine Settesoli: «Siamo felici del riconoscimento che il Consorzio e la giuria ci hanno attribuito. La sua assegnazione incoraggia ancora di più la convinzione di narrare in maniera emozionale una realtà che funziona».
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Alberto Lupini