Gin, assenzio e bourbon tra i protagonisti di una degustazione al Café Trussardi
02 febbraio 2016 | 17:53
di Fabiano Guatteri
La tecnica di produzione si ispira a quelle artigianali utilizzate dai distillatori di prodotti premium nella seconda metà dell’Ottocento. La distilleria produce gin, assenzio, grappa, apple jack, bourbon, rye e liquori tra i quali la Crème de Violette e l’Amer dit Picon. Gould, nel presentare il Golden Moon Gin, ha sottolineato che anziché utilizzare un numero indefinito di ingredienti come è invalso fare, ha preferito selezionare un piccolo numero di varietà botaniche ben equilibrate tra loro, esaltandone l’aromaticità.
Tra gli ingredienti, oltre alle coccole di ginepro sia essiccate, sia fresche, queste ultime fatte maturare in botti precedentemente utilizzate per affinare il Porto, sono stati impiegati semi di finocchio, menta, lavanda, raccolti dal Front Range delle Montagne Rocciose del Colorado vicino a Golden Colorado. L’acqua utilizzata è quella delle Montagne Rocciose che conferisce una caratteristica sapidità. Nove le varietà botaniche messe in infusione nell’alcol per 20-24 ore prima della distillazione che avviene caricando l’alambicco la sera con l’alcol e altrettanta acqua procedendo con la distillazione la mattina.
Il gin ottenuto viene distillato complessivamente sei volte. Alla degustazione ha un impatto aromatico sorprendentemente ampio: il profumo è intenso, ricco, un tripudio di essenze; si avvertono la lavanda, la melissa, il ginepro, il chiodo di garofano. È un distillato sorprendentemente morbido, senza che siano stati aggiunti zuccheri. Il Redux Absinthe è una referenza decisamente insolita. Gould ha tenuto a precisare che l’assenzio è l’avo della liquoreria, ed è prodotto dalla Golden Distillery utilizzando 40 varietà botaniche.
È il frutto di un lungo studio su rari testi d’epoca e tante sperimentazioni e degustazioni. Alla degustazione la nota che più risalta è la freschezza segnatamente persistente data dagli oli essenziali. Gli anici hanno sostituito le botaniche dell’assenzio e la dolcezza, come nel caso del Golden Moon Gin, non è data da zuccheri aggiunti, ma dalle varietà vegetali.
Il Bourbon Double Cask è invecchiato per almeno sei mesi in botti di rovere americano per ingentilirlo, quindi per 18 mesi in botti francesi utilizzate per affinare il Porto. Questo doppio passaggio conferisce una gradevole nota fumé; si avvertono inoltre note di frutta rossa, come la ciliegia e la prugna, comunicate dal Porto. In bocca rivela un grande equilibrio e una piacevole scorrevolezza. Tommaso Cecca ha proposto alcuni cocktail utilizzando i distillati presentati.
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Alberto Lupini