Lungarotti, un Vinitaly tra bio e cultura 20 ettari biologici e le opere del Museo

18 aprile 2017 | 11:30
di Andrea Radic
L’esordio del primo vino bio sul mercato italiano proveniente dai vigneti dell’azienda agraria Lungarotti a Montefalco (Pg); un ricco calendario di degustazioni a partire dal “grand tasting” di Opera Wine; la presenza al Ristorante d’Autore e alcune opere del Museo del Vino di Torgiano (Pg) in esposizione allo stand. Sono stati questi gli “highlights” delle Cantine Lungarotti al 51° Vinitaly.



Tenuto a battesimo il primo vino biologico dell’azienda portabandiera dell’Umbria nel mondo a uscire sul mercato italiano: ILBIO, proveniente dai 20 ettari dell’azienda agraria Lungarotti a Montefalco, certificati biologici dal 2014.

Dai vigneti di Montefalco a quelli di Torgiano, dove si estendono i 250 ettari di proprietà Lungarotti. Qui nasce il Rubesco Riserva Vigna Monticchio che con l’annata 2009 è stato protagonista del grand tasting di Opera Wine, l’evento preview di Vinitaly dedicato ai “100 great producers” e organizzato in collaborazione con Wine Spectator.

Tra le degustazioni, particolarmente apprezzato il Rubesco Riserva 2011, stappato in 45 Paesi del mondo e prodotto in 50mila bottiglie. Si colloca, secondo le principali guide italiane, nella top ten dei migliori rossi d’Italia, celebrato nella special edition Tre Bicchieri-Vinitaly firmata dal Gambero Rosso.


Chiara Lungarotti

Tra gli eventi, i vini Lungarotti sono stati protagonisti anche all’asta benefica riservata ad operatori del settore e collezionisti, organizzata dal Comitato Grandi Cru. In particolare il San Giorgio 1997 doppio Magnum e il Rubesco Riserva Vigna Monticchio 1997 sono stati battuti da Cristiano De Lorenzo, direttore di Christie’s Italia.

Spazio anche alla cultura, con l’esposizione allo stand Lungarotti a Vinitaly di due opere del Museo del Vino di Torgiano (fondato nel 1974), l’esposizione permanente recensita dal New York Times come “la migliore in Italia” per la qualità delle sue collezioni artistiche, che narra più di 5mila anni di storia vitivinicola attraverso oltre 3mila tra opere e reperti. In trasferta presso lo stand Lungarotti a Verona sono stati esposti il Piatto con satiro di Jean Cocteau (smalto su terracotta, Parigi 1958) e la coppa Keramia di Chiara Maggioni (gres, 1992).

Per informazioni: lungarotti.it

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