Pasqua vini, nel 2018 il branch Asia E in Italia mecenati di talenti veronesi

Una ballerina, un’artista contemporanea e un cuoco, tutti veronesi e di grande talento. Sono i personaggi scelti da Riccardo Pasqua per valorizzare nel mondo figure che interpretano i valori della famiglia dell’Amarone

15 marzo 2018 | 09:30
di Andrea Radic
«È successo quasi per caso - racconta Riccardo Pasqua amministratore delegato dell’azienda che ha superato i 50 milioni di fatturato - ero ad un convegno a Vicenza quando una studentessa mi racconta la storia della sorella, unica ballerina italiana ammessa alla Juilliard School, prestigiosissima scuola di danza di New York, forse la più importante del mondo. Nel suo intervento ho sentito gli stessi valori in cui crediamo noi, io, mia sorella e i miei genitori, ma abbiamo bisogno di aiuto, la retta della scuola è carissima».


Riccardo e Umberto Pasqua con due dei giovani talenti veronesi

«L’audacia di questa ragazza e la sua volontà mi hanno molto colpito - aggiunge Pasqua - così con Sara Biasi, direttrice marketing, abbiamo invitato la famiglia in cantina e ci siamo parlati. Oggi Lidia è testimonial di Pasqua e rappresenta il talento che Verona possiede e sa portare nel mondo, come facciamo noi con i nostri vini. Una famiglia fantastica con valori simili ai nostri, siamo felici di essere mentore di Lidia per aiutare il suo sogno. Abbiamo cercato altre testimonianze analoghe, individuando un cuoco veronese che ama fare cose dirompenti ma allo stesso tempo di tradizione. Diego Rossi: il volto della prima uscita della campagna sul Corriere della Sera di oggi, è il suo. Il terzo talento è 50% veronese e 50% vicentina, una giovane artista di 35 anni che sta lavorando ad un progetto di grande innovazione che sveleremo il lunedì del Vinitaly».

«Sempre con l’obiettivo di valorizzare i giovani talenti - conclude Riccardo Pasqua - abbiamo affidato ad una agenzia di comunicazione e a uno studio fotografico veronesi la campagna, che gioca sulle allegorie, racchiudendo i valori in una cornice che però si apre all’esterno per condividere».

Iniziativa senza dubbio innovativa per una famiglia che fa della tradizione secolare delle vigne il proprio valore, ma è esattamente in questo che sta il bello, nel saper capovolgere i metodi e utilizzarli al meglio.

«Abbiamo 93 anni di storia - aggiunge Umberto Pasqua presidente della società e papà di Riccardo e di Alessandro che è vicepresidente Pasqua Usa, con fatturato di 17 milioni di euro - siamo presenti dal 1925, ma gli ultimi tre anni sono stati i più importanti, una vera svolta, una governance precisa, unicità di decisone, fondamentale per la gestione delle aziende che devono avere una direzione e un leader. Abbiamo superato la soglia dei 50 milioni di fatturato. Produciamo 15 milioni di bottiglie e non miriamo ad aumentare il numero, bensì la leva del valore, per noi e per il pubblico, lavorando sempre più nella fascia premium».

«Per fare tutto questo - prosegue Umberto Pasqua - abbiamo bisogno di talenti e risorse umane di qualità, vogliamo essere un’azienda che sia polo attrattivo di talenti, perché la squadra fa la differenza. Bisogna arrivare a questo. Per il futuro tante idee e progetti nuovi sono in cantiere, nostri, identificativi e il consumatore lo percepisce con favore. La nostra percezione è diversa rispetto agli anni passati, grazie al team under 40 che ha una visione forte e innovativa: people make the difference».



L’occasione della presentazione della campagna è anche stata quella per annunciare la nascita nel 2018 di Pasqua Asia Ltd, la società a maggioranza veronese per aggredire il mercato cinese e asiatico. «Abbiamo siglato un patto per acquisire il 51% del nostro importatore cinese - aggiunge Riccardo Pasqua - replicheremo in Asia il modello che ci ha fatto sfondare negli Stati Uniti. La Cina non è solo quantità demografica, ma si sta aprendo a riforme e crescite che porteranno ad avere una classe media capace di spendere di più e cercare la qualità. I cinesi comprano il vino e lo consumano come status simbol e noi vogliamo esserci, ingaggiando influencer di alto livello, persone capaci di costruire un efficace passaparola, porteremo i nostri vini sulle tavole dei cinesi che contano».

La ricerca sul consumo negli Stati Uniti che Pasqua ha commissionato a Wine Monitor - Nomisma ha fotografato un mondo in crescita con nuove concrete opportunità per i vini rossi italiani. Da notare che il Texas, secondo stato più ricco dopo la California, presenta ampie potenzialità per l’Amarone della Valpolicella.

Lo Stato americano da solo assorbe il 7% del vino consumato negli States, un trend in forte espansione soprattutto per i vini da importazione: negli ultimi 10 anni l’import di vino in Texas è infatti cresciuto del 74% confermandolo primo Stato per import. Quasi un terzo dei texani dichiara di conoscere l’Amarone, il cui consumatore tipo è il Millennial, "wine lover" (frequent user, acquirente online, alto-spendente, che predilige i wine-bar come canale di consumo) con reddito e titolo di studio elevato.

Per informazioni: www.pasqua.it

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