Promozione di vino fuori dall'Europa Dal Ministero 100 milioni ai produttori

Il ministro alle Politiche Agricole Centinaio ha annunciato che saranno erogati contributi ai produttori di vino, a copertura del 50% delle spese, per la realizzazione di attività di promozione presso Paesi extra europei . In totale sono a disposizione circa 100 milioni di euro

27 luglio 2018 | 17:44
Di questi, poco più di 27,5 andranno per progetti a valere sull’avviso emanato dal Ministero e la restante parte per quelli emanati da Regioni e Provincie Autonome.



Le disposizioni sono contenute nel decreto per la presentazione dei progetti relativi alla campagna 2018/2019 e le modalità attuative della misura "Promozione sui mercati dei Paesi terzi" dell'Ocm Vino. I progetti dovranno pervenire entro il 25 settembre

«Sono soddisfatto dello sblocco del provvedimento per il vino che era fermo da tempo - afferma il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio - impegno mantenuto. Ora tocca alle imprese. Quello di oggi è un passo importante per cominciare a costruire una nuova strategia di settore. Siamo il primo produttore mondiale di vino e i nostri prodotti sono ovunque sinonimo di eccellenza ma tutto questo non basta. Serve uno sforzo in più. Servono risorse mirate. Perché per andare sui mercati internazionali la promozione è fondamentale. Noi vogliamo aiutare le nostre imprese in questa operazione, essere al loro fianco, diminuendo la burocrazia e investendo ancora di più sulla differenziazione dell’offerta e sulla qualità, due elementi che rendono uniche le nostre realtà vitivinicole e non solo».

  • Le attività che potranno essere realizzate sono le seguenti:
  • azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o di ambiente;
  • la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale;
  • campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione;
  • studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione. La spesa per questa azione non supera il 3% dell’importo complessivo del progetto presentato.

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Alberto Lupini


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