Record storico per il Prosecco italiano Vendite all'estero aumentate del 14%

Secondo quanto emerso da una analisi della Coldiretti su dati Istat relativi ai primi 5 mesi del 2018, quest’anno il Prosecco italiano sta facendo registrare un record storico di vendite all’estero . L'indagine è stata effettuata all'inizio della vendemmia e ha rilevato un aumento del 14% in valore rispetto al 2017

29 agosto 2018 | 11:21
In anticipo di dieci giorni rispetto allo storico, le condizioni climatiche attuali spingono molti ad accelerare le operazioni di raccolta in quei vigneti in cui le uve hanno raggiunto caratteristiche ottimali, prima del ritorno del maltempo.


 
Fuori dai confini nazionali i consumatori più appassionati dello spumante italiano sono gli Stati Uniti, seguiti dalla Gran Bretagna e a distanza dalla Germania. Ma significativa è anche la crescita del 20% delle vendite in Francia, patria dello champagne.

Nella classifica delle bollicine italiane preferite nel mondo oltre al Prosecco ci sono tra gli altri l’Asti e il Franciacorta che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese. Un successo che spinge lo spumante italiano sui mercati internazionali dove le esportazioni erano risultate pari a 1,36 miliardi nell’intero 2017.

La domanda estera è un'ottima premessa per la vendemmia che si prospetta di buona qualità con un raccolto in aumento dal 10% al 20% rispetto allo scorso anno che pone l’Italia al primo posto nel mondo come paese produttore di bollicine con un quantitativo che sfiora 700 milioni di bottiglie, di cui circa due su tre di Prosecco. Nonostante ciò risulta ancora troppo elevato il differenziale di prezzo medio per bottiglia rispetto alle bollicine transalpine che spuntano quotazioni medie molto superiori.
 
A pesare è il fatto che con il successo crescono anche le imitazioni in tutti i continenti a partire dall’Europa dove sono in vendita bottiglie di Kressecco e di Meer-Secco prodotte in Germania che richiamano palesemente al nostrano Prosecco che viene venduto addirittura sfuso alla spina nei pub inglesi, senza parlare delle imitazioni presenti dalla Russia al Sud America che rischiano di essere legittimate dai negoziati in corso con i Paesi del Mercosur.

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Alberto Lupini


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