Dallo zucchero di canna al rhum La storia della Maison Clément
06 aprile 2015 | 11:53
di Davide Staffa
Con l’arrivo dello zucchero bianco di barbabietola la richiesta di zucchero di canna crollò, così nei primi anni del 1900 si costruì una distilleria per produrre rhum utilizzando questa preziosa materia prima. Oggi negli chais di invecchiamento dei rhum agricoli sono stoccati quasi 1 milione di litri, messi ad affinare e invecchiare in barili di rovere bianca americana da 200 litri di capienza già utilizzati in precedenza per la produzione di Bourbon whiskey del Kentucky.
Oggi la Maison Clément, una delle più antiche proprietà dell’isola, è stata restaurata da poco dal figlio Charles, ed è diventata un monumento storico, e la sola abitazione creola dell’isola a essere ancora aperta al pubblico. La Maison ha accolto numerosi ospiti e visitatori: tra i più illustri ricordiamo il presidente Georges Bush e il presidente Francois Mitterand in occasione di un Summit nel marzo del 1991. Le canne da zucchero vengono raccolte e tagliate ancora a mano nei primi mesi dell’anno e trasportate presso le distillerie per essere inizialmente macinate in un frantoio.
Il succo estratto, che prende il nome di “Vesou”, viene poi filtrato e trasferito in grandi tini d’acciaio dove avviene la fermentazione. Dopo circa 36 ore, il succo fermentato, o “vino di canna”, a circa 4/5° e viene fatto successivamente passare nella colonna di distillazione. Se ne ottiene un rum bianco perfettamente chiaro che raggiunge una gradazione compresa tra i 65 e i 75°. Il resto del processo dipende esclusivamente dall’abilità e dal sapere dato da una lunga tradizione di lavoro del maestro di cantina Robert Peronet e del maestro distillatore Emanuel Becheau.
A seguire troviamo un Rhum Blanc Agricole Premiere Canne a 40°, un Rhum Ambrè invecchiato per almeno 12 mesi a 40°, un Rhum Single Cask 100% Canne Bleue a 47,6° (single cask significa che i barili non stati miscelati con altri rhum con altri invecchiamenti e la canne bleue è un antico clone di canna da zucchero recuperato che regala profumi molto più complessi al distillato finale), un Rhum Vieux “Select Barrel” a 40° invecchiato per almeno 3 anni, un Vsop con 4 anni di invecchiamento, un Tres Vieux Rhum 6 Ans D’Age, un Tres Vieux Rhum 10 Ans D’Age.
Per concludere la punta di diamante della produzione, il Rhum Vieux Cuvee Homere Clement, imbottigliato in una splendida caraffa, un rhum che nasce da uno stupendo assemblaggio con minimo 6 anni di invecchiamento. Per i più esigenti ci sono ancora le ultime bottiglie di distillato millesimate del 1970, 1976 e l’incredibile e rarissimo 1952, gocce inebrianti di rhum che regalano infinite soddisfazioni per pochi intenditori e appassionati.
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Alberto Lupini