Valle Isarco e i suoi grandi bianchi Un'oasi dell'enoturismo di qualità

Un paradiso per gli enoturisti, una cantina sociale ricca di passione e valore, produttori attenti e ospitali, piccole e grandi meraviglie storiche e culturali disseminate tra panorami mozzafiato. E comoda da raggiungere

25 ottobre 2017 | 11:55
di Andrea Radic
La Valle Isarco è la zona vinicola più a nord d'Italia tra Bolzano e Bressanone, in totale quasi 400 ettari di vigne, dei 5.500 totali dell'Alto Adige, che caratterizzano un territorio dai meravigliosi panorami e si inerpicano sulle pendici delle montagne disseminate di antichi masi, monasteri, castelli e piccoli villaggi.


Una zona piuttosto piccola, una valle stretta nella cui parte pianeggiante trovano posto giusto la ferrovia e l'autostrada. La Cantina Valle Isarco riunisce in cooperativa 130 soci per 150 ettari ed è una delle 12 cantine cooperative del territorio, la più grande è quella di Caldaro. Una media di 1,2 ettari a produttore, si tratta di famiglie di agricoltori che possiedono un maso e oltre alla vite coltivano verdura, allevano qualche animale e in molti hanno avviato attività di agriturismo, qui li chiamano "maso con cucina". La Cantina è stata fondata nel 1961, relativamente giovane e nel 2004 è stata rifatta e ampliata con l'aggiunta di una sala degustazione.

Produce 900mila bottiglie con un focus sulle diverse varietà di vitigno tipiche della Valle: Müller Turghau, Silvaner, Kerner, Gewurztraminer e il Gruner, varietà austriaca simile alla Schiava che proviene da zone soleggiate. Le maggiori quantità sono di Silvaner e Kerner, seguono Traminer e Müller Turghau. Tra le uve a bacca rossa, ecco la Schiava, il Pinot Nero, il Lagrein e lo Zweigelt. Molto interessante un metodo Charmat con 90% di Müller e dieci di Silvaner. Due linee, la classica e la Aristos, di gamma più alta.


Armin Gratl (direttore generale Cantina Valle Isarco)

Salendo verso le zone più alte della Valle, si arriva a Novacella, dove la tenuta Pacher Hof è un vero esempio di ospitalità altoatesina. Vigneti curatissimi che guardano la Valle, un antico maso oggi hotel di charme e una cantina che a breve sarà rinnovata con creatività architettonica e un sapiente uso dell'illuminazione per donare all'ospite le giuste sensazioni per degustare la selezione di vini frutto del delicato lavoro enologico di Andreas Huber. Vini secchi e fruttati, un Silvaner da vecchie vigne, viti con più di quarant'anni, una produttività che si dimezza ma raddoppia la qualità.

Nella sala degustazione calda e accogliente degustiamo un Sylvaner Doc 2016 di interessante carattere e piena mineralità. «Una zona di vini bianchi data dal terreno e dal microclima - spiegano - con sbalzi di temperature che crea acidità e sviluppo degli aromi». Nulla da dire, la Valle Isarco è tra i migliori produttori vini bianchi. Una combinazione tra terreno, microclima, professionalità e passione. Non per nulla questi vini sono ottimi abbinamenti per la cucina gastronomica di alto livello. Come il Gruner Veltliner, in Alto Adige esistono solo venti ettari di questo vino di grande carattere, vellutato ma intenso con sentori di pepe.


Michl Laimer

I vini di Pacher Hof fanno tutti gran parte in acciaio e solo una breve affinatura in botte, tranne il Müller Turghau che fa solo acciaio. Ed è davvero notevole. Infine il Kerner, un vitigno portato dal bisnonno dei proprietari che ha grandi potenzialità con alta acidità, alta mineralità, e sentori di pesca bianca e albicocca al palato. Un vino complesso e persistente, felice, splende. Adatto ad abbinamenti molteplici, anche sul sushi.

Terminata la degustazione si può godere del panorama, a bordo della piscina a sfioro posta a poche decine di metri dalle vigne. Un paradiso per gli enoturisti.

Per informazione:
www.eisacktalerkellerei.it
www.pacherhof.com

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