Vino "solfiti free", da 3 cantine romane le nuove linee senza allergeni
23 giugno 2015 | 18:34
di Mariella Morosi
Con un approccio tecnologico funzionale in relazione alle potenzialità delle materie prime , il vino "solfiti free" si può ottenere dopo un processo complesso e come risultato di una serie di variabili. Tre aziende laziali si sono unite in un progetto dell’associazione ProBio (Produttori biologici laziali) finalizzato a questo ambizioso risultato attraverso un finanziamento comunitario (misura 124 PSR 2007-2013 della Regione Lazio), e i risultati - tre etichette di vini senza allergeni - sono stati presentati a Roma al Palazzo Antonelli di via Monserrato alla presenza di enologi ed esperti.
Marco Esti, docente dell'università della Tuscia, partner del progetto, l'agronomo Leandro Dominicis e il giornalista enologo Pier Francesco Lisi insieme ai produttori Salvatore Stingo (nella foto) per l'Agricoltura sociale Capodarco di Grottaferrata, Luigi De Sanctis (nella foto) dell'omonima azienda di Frascati e Filippo Antonelli (nella foto) della Cantina Castello di Torre in Pietra di Fiumicino, hanno illustrato le fasi che hanno portato alla realizzazione del progetto.
Da sinistra: Salvatore Stingo, Filippo Antonelli, Luigi De Sanctis
Al dibattito, moderato dal giornalista Fabio Turchetti, è seguita la degustazione dei vini: il Frascati Doc 496 De Sanctis (70% Malvasia di Candia e 30% Trebbiano toscano), il Don Franco, un rosso Montepulciano e Sangiovese della Capodarco e il Bianco Igt Lazio, Fiano in purezza Macchia Sacra Castello di Torre in Pietra. Un risultato incoraggiante che ha anche il merito di valorizzare i vini laziali dimostrando di poter aprire un fronte nuovo nel mercato, e in più con un ruolo di apripista al altre aziende della provincia di Roma associate e non alla ProBio.
Le tre etichette, già in commercio, hanno avuto una buona risposta dei consumatori. Capodarco e De Sanctis ne hanno prodotte ognuna 2mila bottiglie, e Castello di Torre in Pietra 4mila. «La solforosa è una sostanza polivalente, antimicrobica e antiossidante, e relativamente economica - ha sottolineato Marco Esti - elimina quel carattere svanito tipico dei vini ossidati, attenua gli aromi sgradevoli e conserva più a lungo la freschezza. Ma il progetto ha dimostrato che si possono fare buoni vini naturali senza usare allergeni, allargando la tipologia produttiva presente sul mercato e controllando la fermentazione malolattica nei vini bianchi, con il risultato di avere prodotti più stabili senza note di ossidazione. Le esigenze molteplici e diversificate nelle aree di rischio devono guidare ad un approccio rigoroso ma anche flessibile».
Per Filippo Antonelli, «La sperimentazione è sempre un rischio e in agricoltura è particolarmente difficile per le numerosissime variabili ma bisogna provare. Non so quale sarà il punto d'arrivo ma la strada è segnata. Avevamo bisogno di capire e dai primi risultati possiamo dirci contenti». Se la solforosa supera la quantità di 10 mg/litro è obbligatorio indicarla in etichetta con la dicitura “Contiene Solfiti”. Ma essi sono presente in tantissime altri prodotti della tavola, dalla frutta secca ai biscotto, dai gamberi ai succhi (da E220 a 228) e se non allergie possono provocare episodi di intolleranza o di ipersensibilità. Il più diffuso è mal di testa. Quindi l'attenzione va sempre al dosaggio.
«Già i Greci usavano lo zolfo per sanificare le vasche di fermentazione - ha osservato il giornalista enologico Pier Francesco Lisi - ma è solo nel 1800 che l’anidride solforosa entra in cantina come antisettico, antiossidante, per il controllo della fermentazione malolattica e per proteggere gli aromi e la freschezza del vino. Tuttavia attraverso l’agricoltura biologica e senza solfiti si possono fare vini più sani, più controllati, di qualità e con percentuali più basse di solforosa naturale».
Le tre cantine operano da anni seguendo i dettami dell’agricoltura biologica. «La nostra attività agricola è tutta orientata all’attenzione per l’ambiente e la persona attraverso prodotti che fanno bene e di qualità», ha detto Salvatore Stingo, presidente della Cooperativa Capodarco, orientata alla promozione di una economia sociale, sostenibile e solidale. L'idea è quella di agricoltura che fonda le proprie basi sulle ricchezze del territorio per costruire comunità accoglienti e solidali.
A Frascati anche l'azienda agricola della famiglia De Sanctis, già viticoltori dal 1816, valorizza la naturalità dei prodotti e l'autenticità del suo territorio, dove una volta sorgeva il leggendario Lago Regillo. La cantina Castello di Torre in Pietra è parte dell’antica tenuta di Torre in Pietra che abbracciava un vasto territorio a cavallo della via Aurelia, l’antica Via Romana, a soli 25 km da Roma, nel comune di Fiumicino.
La cantina, all'interno del Castello, fu ricavata scavando sotto una collina in tufo formatasi dalle ceneri del vulcano di Bracciano e impiegata per la produzione del vino a partire dal Seicento. Nel 1938 venne ampliata e, nel corso degli scavi, furono ritrovati numerosi resti di elefanti preistorici (Elephas Europeus). Oggi l’azienda di Filippo Antonelli (che produce vino anche a Montefalco, in Umbria) e del cugino Lorenzo Majnoni conta su 150 ettari, dei quali 52 coltivati a vigneto. La produzione è di circa 200mila bottiglie, dal 2011 certificate Bio.
A livello mondiale la superficie dei vigneti biologici è più che triplicata raggiungendo 311mila ettari nel 2013 (fonte Fibl, Ifoam, Soel) e in Italia ha avuto un tasso di penetrazione esponenziale, dal 2% al 16,80% del 2015. Il mercato Usa del Bio nel 2013 vedeva comunque al primo posto la Francia con il 33,7% delle quote d’esportazione, seguita dall’Italia con il 29,3% (fonte Winemonitor Nomisma). Oggi nel nostro Paese le cantine certificate per produrre vino biologico dal 2005 a oggi sono aumentate di 3 volte. Se ne contano oltre 1.300 (fonte Sinab). L’Ue rappresenta 258mila ettari di vigneto Bio di cui ben 215mila tra Italia, Francia e Spagna.
Agricoltura Capodarco
Viale S. Nilo, 10 - Grottaferrata (Rm)
Tel 06 94549191
www.agricolturacapodarco.it
contatti@agricolturacapodarco.it
Cantina De Sanctis
Via Pietraporzia, 50 - 00044 Frascati (Rm)
Tel 340 3962771 - 340 3962772 - 340 7058552
www.frascati-wine.com
desanctisluigi@yahoo.it
Cantina Castello di Torre in Pietra
Via di Torrimpietra 247 - 00050 Torrimpietra (Rm)
Tel 06 61697070
www.castelloditorreinpietra.it
cantina@castelloditorreinpietra.it
© Riproduzione riservata
• Leggi CHECK-IN: Ristoranti, Hotel e Viaggi |
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini