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Da oleificio a ristorante (e non solo): scopriamo il Molino49 a Città della Pieve

Tutti i suoi spazi, interni ed esterni, sono diventati: Ristorante Gourmet, Ristorante la Tradizione, spazio Cocktail Bar, spazio Show Cooking e Terrazza, ciascuno in grado di offrire una pluralità di servizi ed offerte

di Vincenzo D’Antonio
 
17 maggio 2024 | 14:37

Da oleificio a ristorante (e non solo): scopriamo il Molino49 a Città della Pieve

Tutti i suoi spazi, interni ed esterni, sono diventati: Ristorante Gourmet, Ristorante la Tradizione, spazio Cocktail Bar, spazio Show Cooking e Terrazza, ciascuno in grado di offrire una pluralità di servizi ed offerte

di Vincenzo D’Antonio
17 maggio 2024 | 14:37
 

Siamo nella Valdichiana, e il lago Trasimeno è poco distante. Siamo, a dirla diversamente, in quel dolce territorio umbro che carezzevolmente lambisce la Toscana. Insomma, siamo a Città della Pieve (Pg).

Alla scoperta di Città della Pieve

Il borgo natio di Pietro Vannucci detto “Il Perugino”, maestro di tale Raffaello Sanzio. Nella Chiesa di Santa Maria dei Bianchi è custodita una tra le opere più importante del Perugino: “L'Adorazione dei Magi”. Essa, da sola, già varrebbe la visita a questo incantevole borgo medievale. Certo, poi si passeggia nel centro storico e se si è in dolce compagnia, si attraversa, adelante con juicio, il vicolo Baciadonne, il vicolo più stretto d'Italia, e ci si lascia indurre in tentazione. E c'è la Pieve sotterranea, con le Grotte di Borgo di Giano assolutamente da visitare. Le Grotte di Borgo di Giano comprendono una serie di cunicoli, suggestivi luoghi ipogei che attraversano parte del borgo sotterraneo di Città della Pieve.

Nel grembo umido e scuro di queste grotte, le ombre piacevolmente fredde, ben lungi dall'incutere timore, paiono agevolare, invece, un'originale convivialità per happy few che vogliono fruire in ambiente ipogeo di quanto Città della Pieve, nell'arco della sua storia millenaria, sa donare a chi vuole visitarla non frettolosamente. Ed è proprio in questo delicato punto di flesso tra il turismo frettoloso dei grandi numeri e la savia lentezza degli happy few che la famiglia Momi, al cui lodevole mecenatismo si deve la scoperta e la disponibilità alle visite delle Grotte di Borgo di Giano, ha creato pregevole e polifunzionale struttura atta alla convivialità epigea! Stiamo parlando di Molino49.

Come è nato Molino49 a Città della Pieve

Il Molino49 di Città Della Pieve nasce, per opera della famiglia Momi, dal sapiente recupero di un antico oleificio dello scorso secolo. Definizione originale ci sovviene per trasmettere idea di cosa sia Molino49. Abbiamo ben presente cosa furono, sia nelle grandi città, prime fra tutte le capitali europee Londra, Parigi, Vienna e Napoli, e successivamente nelle piccole città dove emergeva il bisogno/desiderio di selezionati luoghi d'incontro, gli affascinanti “circoli”: quando caffè letterario, quando biblioteca, quando sala the, quando fumoir, e quando sale per ottimi pranzi e ottime cene. Ecco, mutatis mutandis, dacché tutto evolve, il Molino49 da intendere come il circolo per gli happy few del XXI secolo nella società fluente.

Com'è l'offerta gastronomica di Molino49

Il core dell'offerta è costituito dalle squisite proposte di una cucina che sa attingere con naturalezza dalla doviziosa tradizione locale, da essa traendo valevoli e deliziosi spunti per apportare calibrate innovazioni. Ed ecco allora, tasselli di mosaico esteticamente pregevole ed efficacemente funzionale, il ristorante Gourmet, il ristorante La Tradizione, il Mixology Space, lo Show Cooking e la Terrazza Lounge, per fruizioni serenamente all day long. C'è anche un'area da backstage, e però importantissima: è il Laboratorio. Fossimo in azienda manifatturiera, lo si sarebbe denominato R&D, il laboratorio di Ricerca&Sviluppo. Qui lo chef, attingendo a materie prime che in parte pervengono dall'azienda agricola della famiglia Momi, sperimenta ed elabora ingredienti che poi saranno sapientemente utilizzati nelle pietanze presenti nei menu dei due ristoranti. L'area vocata alla Mixology per sua versatilità argutamente prevista in fase di progettazione diviene all'occorrenza idonea anche per attività lavorative quali riunioni, congressi, presentazioni e seminari.

Da oleificio a ristorante (e non solo): scopriamo il Molino49 a Città della Pieve

Il maître e sommelier Nikhil Minutella e lo chef Nicola Baiocco di Molino49

A governo dell'articolata struttura, il trinomio costituito dalla titolare, Erica Momi, dallo chef Nicola Baiocco, dal maître e sommelier Nikhil Minutella. Lo chef Nicola Baiocco, poco più che cinquantenne, umbro, proviene da esperienze cominciate a Perugia e proseguite worldwide tra Monaco di Baviera, New York e Giappone. È head chef del Mulino49 sin dall'anno 2020. Il maître e sommelier Nikhil Minutella, poco più che trentenne, fa le sue prime esperienze in Inghilterra per proseguire poi in Versilia. Forte, fortissimo, il richiamo londinese, ed è a Londra che fa ritorno. Poi di nuovo nel Bel Paese, altre prestigiose esperienze toscane in ristoranti stellati e poi il felice approdo a Molino49.

Cosa si mangia da Molino49

Ad un tavolo de La Tradizione, sunday lunch memorabile. Si comincia con “La nostra parmigiana di melanzane”: rielaborazione originale, delicata e saporita al contempo. Si prosegue con “Chitarrina al tartufo”: esecuzione corretta. E, ancora, “Umburger”: saporito, ghiotto tributo alla squisitezza delle carni locali e al guizzo creativo dello chef. Nell'appropriato calice, alla corretta temperatura di servizio, lo Spumante Brut Rosé Metodo Classico, in bottiglia “sur lies” per almeno 24 mesi, fatto da Scacciadiavoli.

Molino49, “esperimento” più che riuscito

Molino49, con la sua polifunzionalità e con la sua spiccata pregevolezza estetica, in uno con la vera attenzione all'economia circolare, alla lotta contro gli sprechi ed al rispetto per l'ambiente, ci fa sovvenire come qualche volta il tutto dia un risultato che, spiace violentare l'aritmetica, è superiore alla somma dei singoli addendi. Evidentemente, ci piace scoprirlo e dirlo, qui ciò accade perché vi è quell'asset intangibile costituito da solide competenze che si sono volute e sapute individuare e collocare nell'intrapresa e da grande e schietta passione, quella che giammai casualmente, in origine sospinse la famiglia Momi a rendere fruibile ai cittadini e ai turisti le Grotte di Borgo di Giano.

A Città della Pieve c'è la Rocca: un bellissimo esempio di architettura medievale. Sulla facciata della Rocca c'è la fontana comunale che riporta la celebre frase “Sic Vos, non Vobis”, che sta ad intendere “così voi, ma non per voi stessi”. Ecco, e a riflettere su quanto laboriosa sia stata l'opera che ha portato a compimento Molino49, su quanto delicata sia la sua gestione quotidiana, su quanto ingegno vi sia nel pensarla sempre migliore, sempre più atta a soddisfare i desideri di una qualità della vita ogni giorno migliore per i residenti e per i turisti, allora “Sic Vos, non Vobis” va detto ad Erica Momi, alla sua famiglia, e alle persone che lavorano a Molino49.

Molino49
Viale Cappuccini 18 - 06062- Città della Pieve (Pg)
Tel 0578 321445

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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