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TuttoFood delude Parma-Cibus In forse l'intesa con FieraMilano

I lombardi avrebbero sacrificato l'impegno di una fiera rivolta alla ristorazione per puntare sull'industria alimentare, ma ciò occuperebbe lo spazio che secondo accordi dovrebbe essere di Cibus. Emiliani in dubbio sulla formalizzazione dell'accordo tra le due fiere, da ratificare il 30 giugno

23 giugno 2009 | 17:54
TuttoFood delude Parma-Cibus 
In forse l'intesa con FieraMilano
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In forse l'intesa con FieraMilano

TuttoFood delude Parma-Cibus In forse l'intesa con FieraMilano

I lombardi avrebbero sacrificato l'impegno di una fiera rivolta alla ristorazione per puntare sull'industria alimentare, ma ciò occuperebbe lo spazio che secondo accordi dovrebbe essere di Cibus. Emiliani in dubbio sulla formalizzazione dell'accordo tra le due fiere, da ratificare il 30 giugno

23 giugno 2009 | 17:54
 

 Fra Parma e Milano potrebbe riaccendersi il fuoco della rivalità in tema di agroalimentare. Gli emiliani contestano in particolare il venire meno di FieraMilano ai patti presi per una divisione di ruoli con l'evidente obiettivo di stracciare gli accordi di collaborazione fra i due enti fiera e lanciare un attacco in grande stile a Cibus. L'oggetto della contesa è l'impostazione data a TuttoFood che invece che puntare sulla ristorazione (come era negli accordi) ha registrato un sostanziale fallimento per quanto riguarda l'Horeca, mentre ha avuto buoni risultati per l'industria alimentare (campo che avrebbe dovuto restare di pertinenza di Parma con Cibus). E tutto ciò mentre mancano meno di due settimane al 30 giugno data fissata per la firma dell'accordo conclusivo fra Milano e Parma.

Solo tenendo presente questo scenario si può comprendere meglio il richiamo fatto ieri a Milano da Gian Domenico Auricchio, presidente di Federalimentare e presidente di Cfi - Agenzia di Confindustria per le Fiere, perché ci sia più chiarezza: «Con le liti domestiche agevoliamo le grandi fiere come come Anuga». E ancora: «Un braccio di ferro tra enti fieristici non porterebbe vantaggi né per le imprese, né per gli stessi sistemi fieristici che faticherebbero a tenere il passo delle più importanti manifestazioni straniere concorrenti». Ma Milano, anzi da FieraMilano International, sembrano al momento giungere solo spifferi di aria fredda.

 E tutto nasce perché TuttoFood, invece che dedicarsi alla ristorazione fuori casa (obiettivo come ricordato fallito nei fatti...) punta sull'alimentare e a diventare il riferimento internazionale del settore in vista dell'Expo 2015. Con tanti saluti all'intesa fortemente voluto da Federalimentare e collegata al rinnovo della permanenza a Parma fino al 2016 di Cibus. Patto che sembrava avere messo la parola fine al duello tra le due fiere che già si sono confrontate anche a colpi di carte bollate. Così come, in pieno braccio di ferro, nel 2007 Cibus fu organizzato a Roma in corrispondenza di TuttoFood che dal confronto uscì con le ossa rotte.

Eppure FieraMilano ha firmato un'intesa proprio con Federalimentare (proprietaria al 50% del marchio Cibus) e gli impegni in tal senso erano precisi: sinergia e collaborazione politica, come attestato anche dal protocollo siglato dai sindaci Letizia Moratti e Pietro Vignali. Ma ora, dicono a dentrio stretti a Parma, i lombardi si tirano indietro, forti del successo ottenuto dall'ultima edizione di TuttoFood. Molti sperano che sia solo un modo per alzare il prezzo dell'accordo, senza il quale l'Italia si presenterebbe per la verità ancora una volta debole. Per parte sua la fiera di Parma  ricorda di aver onorato gli impegni, come attesterebbe la cancellazione di Cibus Pro (diventato un convegno). Per la stessa ragione è stata sospesa l'alleanza con Colonia.

A Parma al momento non resta che attendere, non senza ricordare che, in caso di rottura, Cibus potrebbe riprendere il suo ruolo e sfidare Milano, se non sul piano delle strutture espositive (che a Parma, per essere generosi, sono obsolete) almeno sul piano dei costi e sul territorio che sul piano alimentare vale certamente più di quello milanese sul piano dell'appeal. Una verità che ha già portato nel recente passato la Fiera di Milano a perdere il confronto, in quel caso sul vino, con Vinitaly e la fiera di Verona. L'alternativa in ogni caso c'è: tornare all'origine, fare di TuttoFood realmente la fiera della ristorazione. Ma per fare questo occorre cambiare molte cose: dalle date all'impostazione, non escludendo qualche ritocco ai vertici.


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