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Maxi sequestro di Chianti a Siena 10 milioni di litri falsi marchiati Docg

Si è trattato di un sequestro cautelativo che ha dato il via a una serie di denunce per frodi in commercio. Per il ministro Zaia «non si trattava di vino pericoloso per la salute ma un prodotto di scarsa qualità venduto come Chianti Docg». Il vino era destinato all'estero, soprattutto al mercato Usa

 
08 aprile 2010 | 14:18

Maxi sequestro di Chianti a Siena 10 milioni di litri falsi marchiati Docg

Si è trattato di un sequestro cautelativo che ha dato il via a una serie di denunce per frodi in commercio. Per il ministro Zaia «non si trattava di vino pericoloso per la salute ma un prodotto di scarsa qualità venduto come Chianti Docg». Il vino era destinato all'estero, soprattutto al mercato Usa

08 aprile 2010 | 14:18
 

Circa 10 milioni di litri di Chianti falsamente marchiato Docg, che doveva andare soprattutto sul mercato Usa, sono sono stati sequestrati per disposizione della procura di Siena . «Abbiamo evitato una catastrofe - ha detto ministro delle Politiche agricole Luca Zaia inaugurando il Vinitaly alla Fiera di Verona - soprattutto negli Usa, per fortuna siamo intervenuti in tempo. Si è trattato di un sequestro cautelativo che ha dato via a denunce per frodi in commercio. Non si trattava di vino pericoloso per la salute, ma di un prodotto schifoso venduto come Chianti Docg».

Zaia ha poi invitato alla prudenza: «Gli Usa possono stare sicuri perché hanno tutti i nostri rapporti sulla vicenda e sanno benissimo quale è la nostra attività, siamo on line con loro, per cui non ci sarà nessun problema di blocco delle esportazioni. Le ambasciate di stanno parlando, noi stiamo seguendo da anni la vicenda. Evitiamo che si facciano le solite polemiche che poi andrebbero a penalizzare tutti i vini».

Dopo gli scandali sul vino le esportazioni in valore di bottiglie made in Italy negli Stati Uniti sono diminuite del 7%, con una perdita per il settore di 60 milioni di euro nel 2009. è quanto denuncia la Coldiretti nel chiedere tolleranza zero nei confronti delle frodi e delle sofisticazioni dopo il sequestro a Siena di 10 milioni di litri di vino da tavola pronto per essere esportato negli Stati Uniti come Chianti Docg.

Il vino e gli alcolici sono tra l'altro fra i prodotti più a rischio contraffazioni, come dimostra il fatto che secondo gli ultimi dati sull'attività dei carabinieri dei Nas il sedici per cento dei sequestri effettuati riguarda proprio questo settore. Dopo il grande percorso di valorizzazione qualitativa che ha portato il vino italiano alla conquista di ripetuti successi occorre insistere sulla strada della lotta contro quei comportamenti che causano un danno economico e di immagine gravissimo.

Non può essere messo a rischio il patrimonio di credibilità costruito nel tempo dal vino Made in Italy che ha raggiunto complessivamente un fatturato record di 10 miliardi di euro, 3,4 dei quali attraverso l'export, con quasi il 60% della produzione destinata ai 486 vini nazionali Doc, Docg e Igt. Un quarto del valore delle esportazioni si realizza proprio sul mercato americano, che rappresenta il secondo paese di destinazione del vino made in Italy dopo la Germania. Ciò testimonia la necessità di scongiurare il rischio che episodi come quello del falso Chianti, o altri analoghi accaduti in passato, abbiano un effetto negativo sulle performance commerciali di un settore che offre opportunità occupazionali a 1,2 milioni di persone, grazie al lavoro portato avanti dalle 250mila aziende agricole vitivinicole attive sul territorio nazionale.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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