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Ristorante Piccolo Lago a Verbania Cucina tradizionale in chiave moderna

Al Piccolo Lago si può assaporare una cucina tradizionale fatta di prodotti locali cucinati con estro e interpretati in modo del tutto innovativo. La filosofia viene interpretata anche attraverso una cucina riflessa su se stessa, ripensata e rifondata per assecondare un nuovo modo di cucinare

 
22 aprile 2010 | 10:54

Ristorante Piccolo Lago a Verbania Cucina tradizionale in chiave moderna

Al Piccolo Lago si può assaporare una cucina tradizionale fatta di prodotti locali cucinati con estro e interpretati in modo del tutto innovativo. La filosofia viene interpretata anche attraverso una cucina riflessa su se stessa, ripensata e rifondata per assecondare un nuovo modo di cucinare

22 aprile 2010 | 10:54
 

LE RADICI E LA STORIA DEL PICCOLO LAGO
La storia del ristorante Piccolo Lago inizia nel 1974, quando i genitori di Marco e Carlo Sacco, Gastone e Bruna, approdano in un piccolo paese sulle sponde del lago di Mergozzo, alle porte dell'Ossola, un territorio dove il tempo sembra essersi fermato.

Sin da bambino Marco Sacco assapora il mestiere di cuoco aiutando i genitori, ristoratori da sempre, tra i fornelli. Nel 1991 Gastone viene a mancare e così Marco, insieme al fratello Carlo e alla madre, prende le redini del ristorante portandolo avanti con passione e determinazione.

LA CUCINA DEL PICCOLO LAGO
Al Piccolo Lago si può assaporare una cucina tradizionale fatta di prodotti locali cucinati con estro ed interpretati in modo del tutto innovativo. La filosofia del Piccolo Lago viene interpretata anche attraverso una cucina riflessa su se stessa, ripensata e rifondata per assecondare un nuovo modo di cucinare in cui il processo di elaborazione dei singoli alimenti assume un ruolo centrale.

La cucina viene interpretata come un momento ed un'occasione di comunicazione tra lo chef ed i suoi ospiti, grazie ad una parete di vetro totalmente trasparente che la separa dalla sala senza individuare una barriera visiva. La cucina sembra dunque voler avvicinare le persone alla ricerca dei piatti che verranno serviti, portando gli ospiti a pregustarli, a immaginarli, a carpirne i processi di lavorazione.

Inoltre, accanto ad un frigorifero 'a vista” si trova una piccola sala di degustazione, uno spazio intimo dove lo chef può ricevere alcune persone a mangiare, dialogando con loro e introducendole ad un percorso magico. Un'altra particolarità è la 'cucina del fuoco”, posizionata sulla linea che separa la sala di ristorazione dalla cucina vera e propria; qui viene messa in scena la 'spettacolarizzazione” dei processi di affumicatura e di cottura su fiamma.

Ecco alcuni dei piatti più rappresentativi del Piccolo Lago:

  • Flan di Bettelmatt, leggera mostarda di pere, salsa di mirtilli di montagna speziati
  • Hamburger di trota del Mergozzo, leggera affumicatura in casa, pane in cassetta all'aceto balsamico, cipolle in tempura
  • Tagliatelle di farina di farro, crema di agone e cipollotto, colatura di 'missultin” 
  • Carbonara 'au koque” 
  • Evoluzione della tecnica: anguilla dal fuoco al roner
  • Variazione di capretto e lombatina di agnello, patatine croccanti

GRANDI MAESTRI
Marco Sacco ha contribuito a fare del ristorante Piccolo Lago uno dei riferimenti della cucina italiana d'autore. Proprio per questo si può definire Marco Sacco un grande maestro, reso tale anche dai numerosi riconoscimenti che gli sono stati affidati, a partire dal 2000 quando viene scelto fra i finalisti al concorso Chef dell'anno che si svolge a Campione d'Italia distinguendosi per il suo modo innovativo di cucinare che riprende il passato, lo modella nel presente e lo proietta nel futuro.

Nel 2001, con il fratello Carlo, Marco è chiamato a svolgere il ruolo di ambasciatore di prodotti ossolani in California, comunicando la cultura gastronomica della Val d'Ossola attraverso corsi di cucina e altre iniziative di divulgazione. Nel 2005 diventa uno dei fondatori del team Stelle del Piemonte, una squadra che riunisce tutti gli chef stellati della regione che, attraverso iniziative di promozione, hanno il compito di portare la cultura gastronomica piemontese nel mondo. Nel 2006 Marco, con il gruppo Stelle del Piemonte, partecipa a P Food & Wine durante le Olimpiadi invernali di Torino 2006. Nel 2009 Marco diventa inoltre vicepresidente della neonata associazione Chic – Charming Italian Chef che raggruppa alcuni dei migliori chef provenienti da tutta Italia, stellati e non.



L'EVOLUZIONE ARCHITETTONICA E CULTURALE DEL PICCOLO LAGO

Entrare al Piccolo Lago significa immergersi in un'atmosfera magica. Varcare la soglia della sala da pranzo è come addentrarsi sulla prua di una nave, dove una volta seduti al nostro tavolo, inizieremo un fantastico viaggio tra i magnifici territori del Verbano Cusio Ossola, accompagnati dalle meravigliose creazioni di Marco Sacco. Nel 1996 entra in gioco un'importante e significativa decisione per il Piccolo Lago, una decisione non solo strutturale ma anche culturale: la prima ristrutturazione importante del ristorante della seconda generazione della famiglia Sacco. Marco e Carlo Sacco vogliono andare avanti, vogliono crescere. Così, nel 1999, un nuovo importante intervento architettonico ed un ulteriore salto di qualità. I fratelli Sacco contribuiscono a condurre la loro straordinaria regione in una nuova era della gastronomia dove il futuro è il frutto dell'analisi della storia e della cultura tradizionali.

Marco dimostra che solo con una solida tradizione alle spalle si può pensare ad una evoluzione che abbia un intenso valore culturale. La cucina del Piccolo Lago racchiude ed esprime i concetti moderni come il riutilizzo del calore disperso nella cucina stessa e le tecniche affinate da Marco coprono l'intero spettro dalla cottura a legna all'induzione.
Un richiamo d'impatto è il disegno degli antichi mobili che prima occupavano lo spazio del ristorante ed ora rimangono come semplici profili impressi sul vetro, evocando atmosfere mai perdute, suggeriscono antiche cucine con cui rimane un legame simbolico ed emozionale. Questi disegni rievocano ricordi personali e collettivi in un viaggio fantastico tra tempi e luoghi lontani, testimoniando i passaggi storici e le trasformazioni subite dal ristorante.

LE CHIAVI DELLA PROFESSIONALITA' DI MARCO E CARLO SACCO
La chiave di Marco e Carlo Sacco sta nel sangue. Provenienti da una famiglia di ristoratori, sono cresciuti uno dietro ai fornelli e l'altro nella sala da pranzo, aumentando giorno dopo giorno il loro amore per la cucina e per i vini, e facendone oggetto di studio ed intenso lavoro. Passione premiata nel 2004, anno di un importante riconoscimento per Marco ed il Piccolo Lago: gli viene attribuita la prima Stella Michelin. Nel 2007, un ulteriore riconoscimento gratifica il costante impegno, gli anni di continua ricerca ed intenso lavoro: la seconda Stella Michelin.

I MENU
Il menu del Piccolo Lago viene creato dall'ispirazione di Marco Sacco. Ogni nuovo piatto è un'esperienza da far provare ad amici e clienti, una nuova voce da aggiungere alla carta.

L'IMPORTANZA DELLE MATERIE PRIME
La creatività, la capacità e le tecniche all'avanguardia del Piccolo Lago interpretano con intelligenza e rispetto le grandi materie prime del territorio, estremamente importanti per una cucina come quella di Marco Sacco, dove la tradizione locale diventa un elemento fondamentale da rielaborare e trasformare. Gli eccellenti prodotti provenienti dal Lago di Mergozzo e dalle zone adiacenti vengono esaltati da una cucina in continua evoluzione, che evoca emozioni e fresche sensazioni al palato.

LA BRIGATA DEL PICCOLO LAGO
La brigata di cucina è composta da 15 persone, tutte professionalmente formate e unite da una passione comune: quella dell'ottima cucina.

LA CANTINA
Il ristorante Piccolo Lago vanta una cantina composta da 20mila bottiglie e 1.200 etichette.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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