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Non c'è pace tra Ciao Italia e Zaia L'ex Ministro penalizzava la ristorazione

Il ministero delle Politiche agricole ha comunicato al dimissionario presidente di Ciao Italia, Bartolo Ciccardini, che la commissione che si sarebbe dovuta occupare della promozione della ristorazione italiana nel mondo e di cui lui era vicepresidente vicario è stata sciolta nell'ottobre 2009

 
06 maggio 2010 | 15:11

Non c'è pace tra Ciao Italia e Zaia L'ex Ministro penalizzava la ristorazione

Il ministero delle Politiche agricole ha comunicato al dimissionario presidente di Ciao Italia, Bartolo Ciccardini, che la commissione che si sarebbe dovuta occupare della promozione della ristorazione italiana nel mondo e di cui lui era vicepresidente vicario è stata sciolta nell'ottobre 2009

06 maggio 2010 | 15:11
 

Bartolo CiccardiniNon si placa la polemica tra Bartolo Ciccardini (nella foto), presidente di Ciao Italia, e il ministero delle Politiche agricole diretto, a suo tempo, da Luca Zaia. Dopo le dimissioni, di poche settimane fa, dello stesso Ciccardini ecco profilarsi un nuovo capitolo della diatriba sorta per la mancata convocazione della commissione ministeriale (di cui lui è vice presidente vicario) che dovrebbe occuparsi della promozione della ristorazione italiana nel mondo. Quella commissione, hanno fatto sapere dal Ministero è stata sciolta ai fini della semplificazione e della razionalizzazione degli organismi collegiali.

Ciccardini era intervenuto attraverso delle note stampa e rassegnando le dimissioni per protesta verso l'ennesima dimostrazione di disinteresse e mancanza di tutela da parte del Governo e del Ministero delle politiche agricole nei confronti del mondo della ristorazione italiana.

Ecco quanto diffuso dallo stesso Ciccardini con riferimento alla lettera inviatogli dal Ministero:

'
Ho il piacere di informarvi che in seguito alla lettera inviata dallo Studio Legale Fiori al ministro dell'Agricoltura nella quale si diffidava legalmente il Ministro a convocare la Commissione ministeriale per la ristorazione italiana nel mondo, il Ministero ha mandato questa risposta allo Studio Legale Fiori.

Il Capo di gabinetto del Ministero Giuseppe Ambrosio ha scritto:

'Con riferimento alla nota 2 aprile 2010 si comunica che con decreto del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali del 16 ottobre 2009 – di cui si trasmette in allegato copia conforme all'originale - la commissione in oggetto è stata sciolta ai fini della semplificazione, razionalizzazione degli organismi collegiali, operanti presso il Ministero, ed alla riduzione delle spese sostenute da questa amministrazione per  commissioni e gruppi di lavoro. Firmato: D'Ambrosio…”

Faccio notare:
a -  Il decreto di scioglimento è del 16 ottobre 2009, subito dopo la mai richiesta di convocazione della commissione fatta nella mia qualità di vice presidente vicario.
b  - Nessuna notizia dello scioglimento è stata data a me e agli componenti della Commissione al momento della decretazione.
c -  La notizia è stata data allo Studio legale Fiori, solo dopo la lettera di diffida al Ministero del 31/03/2010.
d – La commissione non costava neppure una lira al Ministero dell'Agricoltura, salvo la spesa dei francobolli per convocarla.

Non aggiungo ulteriori commenti, confermando le mie dimissioni per protesta, per l'incredibile trattamento messo in atto nei confronti dei ristoranti italiani all'estero.

Bartolo Ciccardini

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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