L'operazione dei carabinieri dei Nas protegge l'identità delle 46.553 chianine italiane 'Doc” per le quali si è verificato un aumento del 63% negli ultimi dieci anni grazie all'impegno degli allevatori per la salvaguardia di una razza storica che è stata per lungo tempo a rischio di scomparsa. è quanto afferma la Coldiretti nel commentare la conclusione delle indagini nei confronti del commercio capi di bestiame con certificati contraffatti realizzata dai Nas dei carabinieri in collaborazione con il 'Consorzio produttori carne bovina pregiata delle razze italiane” (Ccbi) di Perugia che si riferisce ad operazioni del 2007.
Una importante azione di difesa delle migliaia di allevatori che hanno consentito di mantenere e far crescere la prestigiosa razza storica e che non deve essere vanificato da episodi che incrinano il rapporto di fiducia tra imprese agricole e consumatori. La razza chianina allevata da almeno 2.200 anni oggi può contare in Italia su 46.553 animali presenti in 1.549 allevamenti iscritti al registro genealogico. Si tratta della razza bovina più grande al mondo, tanto che con i tori raggiunge i 1700 chili di peso e i due metri di altezza al garrese mentre le mucche, dal manto candido, pesano mediamente 800-900 chili anche se spesso arrivano a mille.