Presente esclusivamente in Valle d'Aosta, dove viene coltivato nella parte centrale fino ad un'altitudine di 650 metri. é un vitigno a bacca nera con elevata vigoria, particolarmente resistente al freddo invernale, a maturazione tardiva, che necessita di una buona esposizione per esprimere il massimo delle sue potenzialità.
Presente in Valle d'Aosta fin dal 1700, fu descritto in modo molto particolareggiato da Lorenzo Francesco Gatta nel suo "Saggio sulle viti e sui vini della Valle d'Aosta" pubblicato nel 1838. La sua caratteristica è la colorazione dei grappoli, 'grigio fumo”, da cui il nome fumin, buccia molto pruinosa, di buona consistenza e di colore blu opaco a maturazione raggiunta. Un tempo veniva utilizzato per dare colore e acidità ai vini di pronta beva, fu sottratto negli anni 70 all'estinzione da un viticoltore locale, il padre di Costantino Charrère, che per primo lo ha vinificato in purezza.
In seguito al riconoscimento della Doc Valle d'Aosta Fumin, l'interesse per questo vitigno é in continuo aumento. Si stanno costituendo molti nuovi impianti su tutto l'areale di coltivazione che si estende da Saint-Vincent a Villeneuve, interessando soprattutto il versante sinistro della Dora Baltea. è ancora piuttosto diffuso nei vecchi vigneti di Aymavilles, spesso in associazione con il Petit rouge. Le uve mature di Fumin in purezza, possono dar origine ad un vino rosso longevo, ricco e corposo, da destinare all'affinamento in botti di rovere.
Il vino si presenta carico di colore, con forte tonalità malvacea; il profumo è ampio, intenso, leggermente erbaceo, e si arricchisce con la maturazione di note speziate e balsamiche; al palato è di gusto asciutto, austero, di buona acidità. L'abbinamento migliore é con carni rosse, selvaggina in generale, brasati e formaggi a lunga stagionatura.