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I nuovi ministri del governo Monti Mario Catania all'Agricoltura

Nato a Roma nel 1952, il nuovo ministro Catania proviene proprio dal Mipaaf dove ha ricoperto il ruolo di capo dipartimento delle Politiche agricole e internazionali. Piero Gnudi è il nuovo ministro del Turismo. Ma molte decisioni in questi settori dipenderanno dal super ministro Corrado Passera

 
16 novembre 2011 | 16:20

I nuovi ministri del governo Monti Mario Catania all'Agricoltura

Nato a Roma nel 1952, il nuovo ministro Catania proviene proprio dal Mipaaf dove ha ricoperto il ruolo di capo dipartimento delle Politiche agricole e internazionali. Piero Gnudi è il nuovo ministro del Turismo. Ma molte decisioni in questi settori dipenderanno dal super ministro Corrado Passera

16 novembre 2011 | 16:20
 

Mario Cataniaè nato ufficialmente il nuovo governo di Mario Monti, presidente del Consiglio incaricato con delega all'Economia. Mario Catania (nella foto qui accanto) è il nuovo ministro dell'Agricoltura, mentre Piero Gnudi (nella foto sotto a sinistra) è il titolare del dicastero di Turismo e sport. Ma anche in questi due settori cruciali molte decisioni dipenderanno da Corrado Passera (nella foto sotto a destra) al quale è stato affidato il super ministero dello Sviluppo economico e infrastrutture, cui fa capo anche il settore del commercio (e di conseguenza i pubblici esercizi e le attività di ristorazione). Lorenzo Ornaghi (nella foto a fondo pagina) al ministero dei Beni culturali.

Nato a Roma nel 1952, il nuovo ministro delle Politiche comunitarie Mario Catania proviene proprio dal Mipaaf dove ha ricoperto il ruolo di capo Dipartimento delle politiche agricole e internazionali. Laureato in giurisprudenza, un percorso professionale votato alla pubblica amministrazione, con una lunga esperienza a Bruxelles come esperto di agricoltura nella Rappresentanza permanente italiana.

Al ministero entra ventiseienne alla Direzione del personale e quindi nel 1987. Alla Direzione della tutela economica dei prodotto agricoli. Un anno, a dopo vince il concorso per dirigente a soli 36 anni. Dirige vari settori tra cui quello del latte e della qualità dei prodotti.

Il nuovo ministro sembra la persona ideale per portare avanti il negoziato europeo per la nuova politica agricola comune che "vale" per l'Italia - insieme allo sviluppo rurale - circa 6 miliardi di euro.

Mario Catania
Mario Catania, nato a Roma nel 1952, laurea in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma. è è un "supertecnico" esperto di politiche comunitarie, con un bagaglio di importanti incarichi a Bruxelles. Attualmente responsabile del Dipartimento delle politiche europee e internazionali del dicastero delle Politiche agricole, è il dirigente che ha finora trattato per l'Italia la Pac, la proposta di politica agricola comune vera "bestia nera" per l'intero mondo agricolo nazionale. Catania sarà quindi il ministro in prima linea a Bruxelles nelle trattative per la messa a punto della Pac nei prossimi mesi, cercando di mettere argine ai tagli dei finanziamenti previsti per l'Italia.

Con l'ingresso nel 1978 al ministero, quella di Catania è stata una carriera tutta interna al dicastero di via XX settembre, stretto collaboratore degli ultimi tre ministri delle Politiche agricole.

Nel settembre 1997 è stato nominato esperto presso la rappresentanza permanente a Bruxelles, nel 2008 è diventato direttore generale del ministero, nell'ottobre 2009 nominato nell'attuale incarico di capo del Dipartimento che cura le relazioni comunitarie ed i rapporti internazionali in sede bilaterale e multilaterale, compresi i lavori dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico (OCSE) in raccordo con il Ministero degli affari esteri.

Piero Gnudi
Piero GnudiPiero Gnudi è il nuovo ministro senza portafoglio dello Sport e del turismo nel nuovo governo Monti. è stato dal 2002 e fino ad aprile scorso per tre mandati consecutivi presidente del consiglio di amministrazione dell'Enel.

Laureato in economia e commercio nel 1962 presso l'Università di Bologna e titolare di uno studio commercialista con sede a Bologna, ha rivestito numerose cariche all'interno di consigli di amministrazione e di collegi sindacali di importanti società italiane, tra cui Stet, Eni, Enichem, Credito Italiano.

Tra il 1995 e il 1996 è stato consigliere economico del ministro dell'Industria. A partire dal 1994 ha fatto parte del consiglio di amministrazione dell'Iri, ricoprendovi (dal 1997 al 1999) l'incarico di sovrintendere alle privatizzazioni e (dal 1999 al 2000) la carica di presidente ed amministratore delegato; sempre presso l'Iri ha quindi svolto (dal 2000 al 2002) le funzioni di presidente del comitato dei liquidatori.

Membro del direttivo di Confindustria, della giunta direttiva di Assonime (associazione tra le società italiane per azioni), del comitato di indirizzo strategico per lo sviluppo della Piazza Finanziaria Italiana, del comitato esecutivo dell'Aspen Institute, del comitato per la corporate governance delle società quotate ricostituito su iniziativa di Borsa Italiana nell'aprile 2005 nonché presidente onorario dell'Osservatorio Mediterraneo dell'Energia (OME), ricopre anche l'incarico di presidente del consiglio di amministrazione di Emittenti Titoli, nonché di consigliere di amministrazione di Unicredit, di Astaldi e de "Il Sole 24 Ore". Piero Gnudi è nato a Bologna il 17 maggio 1938.

Corrado Passera
Corrado PasseraCorrado Passera, 56 anni, attualmente consigliere delegato Intesa Sanpaolo. Laurea in Bocconi e master in Business Administration a Philadelphia (Usa). Nel 1980 entra in McKinsey dove rimane per cinque anni. Successivamente direttore generale alla Cir di Carlo De Benedetti. Nel '91 diventa direttore generale di Arnoldo Mondadori Editore e poi del Gruppo L'Espresso. Co-amministratore delegato del Gruppo Olivetti (da settembre 1992 a luglio 1996), periodo durante il quale l'azienda ristruttura drasticamente il settore informatico e si espande nel settore telecomunicazioni con la creazione di Omnitel e Infostrada.

Nel 1996 diventa amministratore delegato e direttore generale del Banco Ambrosiano Veneto.

Nel 1998 il Governo lo nomina amministratore delegato delle Poste Italiane, che sotto la sua gestione le Poste entrano nei servizi finanziari attraverso la costituzione di Banco Posta.

Nel 2002 amministratore delegato di Banca Intesa, nata nel 1998 dall'integrazione di Cariplo e Banco Ambrosiano Veneto. Nel 2006 è tra gli artefici del processo che porterà all'integrazione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI dando vita a Intesa Sanpaolo.

è membro del Consiglio di Amministrazione dell'Università Bocconi e della Fondazione Teatro alla Scala. Consigliere e membro del Comitato Esecutivo dell'ABI - Associazione Bancaria Italiana, del Consiglio Generale della Fondazione Cini di Venezia e dell'International Business Council del World Economic Forum di Ginevra.

Lorenzo Ornaghi
Lorenzo OrnaghiLorenzo Ornaghi, 63 anni, dal 2002 rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, l'università dove si è laureato in Scienze politiche e ha lavorato come ricercatore fino al 1987. professore associato presso l'Università di Teramo, fino al 1990, quando è ritornato alla Cattolica di Milano diventando titolare della cattedra di Scienza politica nella facoltà di Scienze politiche. è direttore dell'Alta scuola di Economia e relazioni internazionali (ASERI), destinata alla formazione post-universitaria di esperti di sistemi economici e politici globali. Nel 2005 ha ricevuto la laurea honoris causa in Giurisprudenza dalla Università Cattolica Pàzmàny Péter di Budapest.

è direttore della rivista Vita e pensiero, vicepresidente del quotidiano Avvenire. Nel 2006 ha ricevuto l'Ambrogino d'oro dal Comune di Milano.

Autore di numerosi volumi e saggi pubblicati su riviste italiane e internazionali, negli ultimi anni, oltre che alle indagini sul sistema politico e sulle élite dell'Italia, si è dedicato allo studio dell'integrazione politico-istituzionale dell'Europa e al tema della Costituzione europea


Foto: Newpress


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Serve anche la Dieta Mediterranea per riavviare l'economia italiana

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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17/11/2011 11:07:00
2) Staremo a vedere...
Ritengo che come per il ministero degli Esteri ci sia la forte volontà di un cambiamento serio, se non altro entrambi i ministri (Esteri e Politiche agricole) hanno conoscenza diretta della materia, quindi io credo che ci siano buone, se non ottime, speranze per un miglioramento. Staremo a vedere nei prossimi giorni, ho fiducia in Catania, ho avuto modo di parlargli qualche anno fa per Mediterraneans, vedremo se sarà un ministro tecnico o politico...


17/11/2011 11:03:00
1) Catania è la persona giusta
I miei auguroni al neo Ministro, la scelta di Monti è da parte mia apprezzata e sintomo di un cambiamento, quanto meno qualcuno che ne capisce. Ora si passi ai fatti veri...abbiamo l'obbligo morale di far crescere l'economia del Paese e credo che Catania sia la persona giusta!




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