Ancora una volta l'Italia 'tradisce” il Made in Italy. La Juventus, infatti, brinda allo scudetto con lo Champagne. E subito ci balzano alla memoria gli storici scivoloni della Fiat che ha utilizzato un vino argentino per le sue pubblicità e il brindisi di Del Noce a base di bollicine francesi per il Capodanno 2009.
Riportiamo da Sapori del Piemonte blog.
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C'erano delle francesine nello spogliatoio della Juventus che il 6 maggio 2012 si è laureata campione d'Italia. Erano le bottiglie di Champagne di una notissima marca, che giocatori e dirigenti della Vecchia Signora hanno stappato. In barba ai vini piemontesi che si coltivano a pochi chilometri dallo Juventus Stadium di Torino.
Lo sappiamo che in questo nostro malconcio Paese quando si tratta di calcio tutti sono favorevoli a chiudere tutti e due gli occhi. Sempre non si tratti di storiacce di scommesse e partite vendute. Però, dobbiamo ammetterlo, nonostante la fede bianconera di alcuni che lavorano a questo sito/blog, e nonostante ci sarà un contrattone di sponsoring tra Juve e la marca di Champagne usato per lavare il pavimento dello stadio di Trieste, vedere i ragazzi di Mister Conte, e lo stesso tecnico, brindare con le bollicine francesi (il general manager Marotta ha detto che hanno commissionato 30 magnum) ad un evento così italiano, beh, ci ha dato fastidio.
Tutte le immagini dei giocatori alle prese con lo Champagne francese sono a questo link.
Perché ce la prendiamo tanto? Che volete siamo inguaribilmente nazional-patriottici. Ma sarà che ci incavoliamo anche perché un fatto del genere non sarebbe accaduto nello spogliatoio del Psg o del Marsiglia. E forse persino qualche società veneta avrebbe brindato con Prosecco al posto delle bollicine d'Oltralpe. Invece la piemontesissima Juve...
Del resto Juventus F.C. è proprietà Fiat e la Fiat che è di proprietà della famiglia Agnelli, quanto di più torinese e sabaudo ci sia in giro e tra l'altro con parenti diretti che sono produttori di vino e amici di lungo corso che producono bollicine blasonatissime, 'sta gaffe di usare vini stranieri, snobbando i prodotto nazionali, per farsi réclame l'aveva già fatto con lo spot di una furgonetta da lavoro. Leggete qui. Insomma è come se, fatte le debite proporzioni, Francois Holland, neo presidente di Francia, avesse brindato alla vittoria con l'Asti Docg o con l'Alta Langa. Come minimo i francesi l'avrebbero ghigliottinato sul posto.
Che dire? Che siamo sempre alle solite. I piemontesi sono maestri in molte eccellenze, compresa, purtroppo, quella tafazziana di darsi bastonate sugli zebedei. Amen.
Filippo Larganà
Sapori del Piemonte blog
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Foto: LaStampa.it
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