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Puglia al top dell'enoturismo mondiale Nella top 10 per Wine Enthusiast

È tra i dieci migliori territori del vino del mondo, grazie all’aspetto innovativo delle iniziative di marketing legate a questo prodotto, legando la grande qualità del vino all’offerta gastronomica e al territorio. Il riconoscimento fa nascere un nuovo progetto di promozione territoriale presentato a roma dal Presidente della regione

di Mariella Morosi
19 gennaio 2013 | 10:41
Puglia al top dell'enoturismo mondiale
Nella top 10 per Wine Enthusiast
Puglia al top dell'enoturismo mondiale
Nella top 10 per Wine Enthusiast

Puglia al top dell'enoturismo mondiale Nella top 10 per Wine Enthusiast

È tra i dieci migliori territori del vino del mondo, grazie all’aspetto innovativo delle iniziative di marketing legate a questo prodotto, legando la grande qualità del vino all’offerta gastronomica e al territorio. Il riconoscimento fa nascere un nuovo progetto di promozione territoriale presentato a roma dal Presidente della regione

di Mariella Morosi
19 gennaio 2013 | 10:41
 

Se l’anima della Puglia è nella molteplicità dei suoi territori il suo prodotto più importante, il vino, l’ha innalzata sul podio di «Top Wine destination 2013». A designarla come uno dei dieci migliori territori del vino del mondo è stata la rivista internazionale «Wine Enthusiast». Il successo ha dato il via ad un nuovo progetto di promozione territoriale presentato a Roma dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola (a sinistra nella foto), dall’assessore alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno (a destra nella foto) e da Sebastiano De Corato e da Vittoria Cisonno del Consorzio Movimento Turismo del Vino Puglia.



Monica Larner
(al centro nella foto), giornalista americana di «Wine Enthusiast», ha spiegato le motivazioni del riconoscimento ad una regione, unica in Italia, che ha superato territori blasonati come Toscana, Piemonte e Veneto, posizionando il vino e la sua filiera agroalimentare al centro del suo modello di sviluppo. Nella promozione - è stato sottolineato - Nichi Vendola, Monica Larner e Dario Stefànonon è mai stato perso il contatto con la tradizione ma sono stati potenziati gli aspetti più innovativi e in evoluzione continua nel fare il vino, attività antica quanto l’uomo. «Ed è proprio l’aspetto innovativo delle tante iniziative di marketing territoriale legate a questo prodotto che ci ha colpito – ha detto Monica Larner – sconosciute alla California, ad esempio, pur importante territorio a vocaziona vitivinicola. Legare la grande qualità del vino all’offerta gastronomica, al territorio e alle sue tradizioni in iniziative come Cantine Aperte o strade del vino rappresenta una formula vincente da cui anche gli americani possono trarre nuovi stimoli».Le altre nove destinazioni mondiali al Top, selezionale dalla rivista, sono le statunitensi Monterey, California (USA), Villamette Valley, Oregon, Long Island NY, poi Rioja (Spagna), Douro (Portogallo),Hunter Valley (Australia) ,Danube (Austria) ,Stellenbosch (Sud Africa) e Val de Vinedos (Brasile). Grande soddisfazione è stata espressa dalle istituzioni regionali alla presentazione romana del progetto

«Top Wine Destination» che si articolerà in varie regioni con iniziative, degustazioni e anche con un concorso rivolto ai lettori della rivista (200 mila) e ai frequentatori del sito, 175 mila al mese a cui si aggiungono 250 mila abbonati alla newsletter. Pur con la consapevolezza di essere ancora all’inizio di un articolato processo di promozione territoriale, l’assessore Sebastiano De Corato ha sottolineato come questo riconoscimento sia il frutto di numerosi elementi. Primo tra tutti il percorso verso la qualità di tutta la produzione regionale che ha messo sui mercati vini con un rapporto qualità prezzo inarrivabile, come Negramaro o Primitivo (Oscar del vino Rosso), e altri con buone prospettive di un grande futuro come il Nero di Troia e il Fiano che non è un vitigno solo campano. Fondamentale poi la collaborazione e l’interazione tra istituzioni e aziende , che prima non riuscivano ad esprimersi. L’aver messo l’agroalimentare al centro della promozione territoriale ha prodotto economia e lavoro.

«Siamo cresciuti - ha detto il presidente della Regione Vendola - e anche in tempo di crisi teniamo. È aumentato molto l’interesse dei giovani per l’agricoltura: solo alla Facoltà di Agraria quest’anno si dono iscritti 800 ragazzi. E poi facciamo il vino. Prima facevamo quello degli altri, delle altre regioni.Dal 2009 al 2012 siamo passati dal 20 al 60% di vino imbottigliato.Un traguardo -questo- reso possibile da un politica di sostegno alle imprese che ci ha permesso di finanziare oltre 150 cantine».

La politica legata alla qualità sarebbe stata possibile per la modernizzazione del comparto agricolo, contro sistemi improduttivi e anni di chimica che hanno cancellato le antiche sapienze contadine. Vittoria Cisonno del Movimento del Turismo del Vino ha spiegato i dettagli del progetto che mira a invitare in Puglia grandi numeri di viaggiatori stranieri.

Dopo questo di Roma, si volgerà a Milano il 25 gennaio, a Palazzo Mezzanotte, un altro appuntamento che mira a consolidare l’appeal della regione. Sarà l’occasione per l’avvio di una indagine statistica condotta dallo staff di Magda Antonioli dell’Università Bocconi, in collaborazione col movimento Turismo del Vino Puglia, sul tema degli aspetti economici dell’enoturismo.Il terzo degli eventi si terrà l’11 febbraio all'Università degli Studi di Bari e vedrà coinvolti i giovani in un dibattito sulle opportunità di inserimento professionale connesse al settore turistico. Per tutto il mese di febbraio, infine, i grandi vini regionali saranno in degustazione presso le principali enoteche di Roma e Milano.

Non mancheranno laboratori sensoriali con esperti e un road show curato dalle Associazioni Atenaeum di Roma e Vinarius di Milano per promuovere oltre ai vini il patrimonio oleario pugliese. Dal 7 al 10 aprile sarà infine massiccia la presenza al Vinitaly. Il premio finale del concorso riservato ai lettori di «Wine Enthusiast» sarà un viaggio per due persone nei luoghi più suggestivi dell’enoturismo pugliese tra cantine, masserie fortificare e resort d’eccellenza.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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13/06/2013 15:25:54
1) Finalmente i giusti riconoscimenti al vino pugliese
Finalmente il vino pugliese ottiene i giusti riconoscimenti mondialiIl vino italiano ora non si identifica più solo con il Chianti l'Amarone il Barolo ecc ma anche con il nostro Negro amaro e Primitivo
Giuseppe Sturda



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