Dalla politica non vengono molte proposte concrete per il settore dei pubblici esercizi, e così come fatto da molti altri esponenti della cosiddetta società civile, le associazioni di categoria e i sindacati diventano un ponte per portare in politica le esigenze di settore. Si tratta di un fenomeno che si è verificato spesso negli anni passati, ma che vista la gravità della crisi attuale diventa oggi assolutamente strategico. Un rapporto che ha coinvolto anche il commercio ed in particolare quella dell’Horeca, al punto che un esponente di primo piano del mondo ConfCommercio, il vicepresidente nazionale della Fipe, Alfredo Zini (nella foto), ha accettato di scendere, o salire come dice Mariop Monti, in politica partecipare. E lo ha fatto accettando la proposta di candidarsi al consiglio regionale della Lombardia nella lista civica che sostiene Umberto Ambrolosi come presidente.
Milanese, 45enne, prima sommelier e poi gestore del ristorante di famiglia, Alfredo Zini, è da tempo uno dei più attivi esponenti del sindacato degli esercizi pubblici, ma ha preso la decisione di portare la sua esperienza in Regione di fronte alla sostanziale indifferenza con cui finora dal Pirellone hanno guardato al mondo di bar e ristoranti, centrali per uno sviluppo capace di coniugare turismo, filiera agroalimentare e territorio. «Il mio progetto politico - dice Zini - parte dai temi legati alla legalità ed al mondo del lavoro, orientati al rilancio dell’economia reale e di nuovi investimenti, con benefici sul fronte dell’occupazione a sostegno dell’imprenditoria, soprattutto giovanile, con l’obiettivo di una minore pressione fiscale. Mi batto da sempre per una politica che abbia tra i propri capisaldi la formazione professionale, con un legame più forte tra istruzione e mondo del lavoro, la salute pubblica e la tutela dei soggetti più deboli».
Il vicepresidente Fipe conta di portare nella politica le esperienze fatte come consigliere della Camera di commercio di Milano, di vicepresidente dell’Epam e di presidente dell’Ebnt, l’Ente bilaterale nazionale del turismo, perché il mondo della ristorazione e dell’intrattenimento lombardo possa finalmente avere «un mercato con stesse regole per tutti, il che vuol dire stesso mercato stesse regole!».
«Servono più risorse - conclude - per far dare slancio al settore che può veramente rilanciare l’economia di questa regione, attuando politiche vere di semplificazione e premiando l’eccellenza del settore attraverso un marchio di qualità che possa permettere all’imprenditore di avere un riconoscimento anche dal punto di vista amministrativo».
Gli altri candidati di Confcommercio
Luigi Taranto
segretario generale Confcommercio
Candidato al Senato in Sicilia
Bernabò Bocca
presidente Federalberghi
Candidato al Senato in Friuli Venezia Giulia
Paolo Galimberti
presidente Giovani imprenditori
Candidato al Senato in Lombardia
Luca Squeri
presidente Figis (carburanti)
Candidato alla Camera in Lombardia
Per la Regione Lombardia sono candidati anche Costante Persiani, già assistente del presidente dell’Unione del commercio di Milano nella Lista civica Albertini, e Luisa Garbugnin, presidente del gruppo fioristi per la Lista civica Maroni.