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Sequestro a Cremona, Brescia e Pesaro Soia e colza contaminati da pesticidi

La Guardia di finanza e l'Ispettorato repressione frodi hanno sequestrato 800 tonnellate di semi di soia provenienti dall’India e 340 tonnellate di panello e olio di colza turchi, contaminati da un pesticida tossico

 
06 giugno 2013 | 17:18

Sequestro a Cremona, Brescia e Pesaro Soia e colza contaminati da pesticidi

La Guardia di finanza e l'Ispettorato repressione frodi hanno sequestrato 800 tonnellate di semi di soia provenienti dall’India e 340 tonnellate di panello e olio di colza turchi, contaminati da un pesticida tossico

06 giugno 2013 | 17:18
 

Se quasi un italiano su due (46%) ha messo nel carrello della spesa il biologico, che registra infatti un aumento record dei consumi del 7,3% nel 2012, è colpevole il ritardo accumulato nel rendere obbligatoria l’indicazione di origine sugli alimenti, che ha favorito l’importazioni di falsi prodotti bio a danno dei produttori biologici italiani e dei consumatori. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Ismea nell’esprimere apprezzamento per il maxisequestro della Guardia di Finanza e dall’Ispettorato repressione frodi del ministero delle Politiche agricole a Cremona, Brescia e Pesaro di 800 tonnellate di semi di soia provenienti dall’India e 340 tonnellate di panello e olio di colza turchi, contaminati da un pesticida molto tossico, il “clormequat”.

Il sequestro è avvenuto nell’ambito dell’operazione “Green War”, che ha già portato al blocco di 1.500 tonnellate di mais ucraino e 76 tonnellate di soia indiana. Un’operazione che ha consentito di togliere dal mercato prodotti base che altrimenti sarebbero finiti in alimenti per i quali si è registrato nel 2012 una grande aumento record dei consumi in Italia come biscotti, dolciumi e snack (+22,9%) e pasta, riso e sostituti del pane (+8,9%).

Una truffa che colpisce anche i più piccoli, se si considera che negli ultimi 10 anni sono raddoppiati i pasti biologici serviti nelle mense scolastiche, toccando quota 1,2 milioni. Tra esportazioni e consumi interni il giro d’affari complessivo del biologico ammonta in Italia, secondo la Coldiretti, a circa 3 miliardi di euro. Un fatturato che pone l’Italia al quarto posto al livello europeo dietro Germania, Francia e Regno Unito e in sesta posizione nella classifica mondiale. Ad essere danneggiate sono anche le circa 50mila aziende agricole italiane che coltivano biologico su una superficie coltivata di oltre un milione di ettari che garantiscono all’Italia la leadership europea nei bio per numero di imprese presenti.

Di fronte al ripetersi di frodi che riguardano l’importazione di prodotti falsamente biologici è necessario che sia facilmente riconoscibile in etichetta la produzione ottenuta con materia prima e standard nazionali, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto acquistato.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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