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A tu per tu con Sarri, presidente Jre «Per me è come guidare una Ferrari»

A pochi giorni dal congresso dei Jeunes restauranteurs d’Europe, incontriamo Andrea Sarri nel suo ristorante Agrodolce (Imperia). Esposta la guida dei Jre Italia, l’associazione di cui Sarri è presidente dal marzo 2012

di Clara Mennella
vicedirettore
 
07 giugno 2013 | 11:08

A tu per tu con Sarri, presidente Jre «Per me è come guidare una Ferrari»

A pochi giorni dal congresso dei Jeunes restauranteurs d’Europe, incontriamo Andrea Sarri nel suo ristorante Agrodolce (Imperia). Esposta la guida dei Jre Italia, l’associazione di cui Sarri è presidente dal marzo 2012

di Clara Mennella
vicedirettore
07 giugno 2013 | 11:08
 

Andrea SarriIncontro Andrea Sarri (nelle foto) nel suo ristorante Agrodolce, a Imperia, un gioiellino di charme dal doppio ingresso, uno sul centro storico, l’altro direttamente sulla banchina del porto di Oneglia. Di lui mi colpiscoscono la grande energia e l’entusiasmo con i quali si approccia all’intervista e che saranno il fil-rouge di tutta la chiacchierata.

Questo ottimismo non è abbastanza insolito in questo difficile periodo storico?
Ho sempre creduto nei Jre e questo anno da presidente mi ha convinto ancora di più del valore della squadra, questo incarico mi regala lo sprone giusto. Mi sento la locomotiva dell’Orient-Express e ogni giovane vagone che si aggiunge regala grande forza a tutti gli altri.

Complimenti, una bellissima immagine.
Sia ben chiaro, non sono un sognatore, nasco e rimango un imprenditore che quotidianamente deve fare i conti con la propria azienda ed ho le mie idee ben chiare su quello che non va perso di vista per riuscire a rimanere nel mercato.
Ai colleghi che rincorrono eventi, manifestazioni e popolarità dico sempre che si deve essere grandi nel proprio ristorante, è in casa propria che bisogna essere presenti e dare il massimo.

Qualche suggerimento?
Non aver paura del cambiamento e diversificare. Il trend è quello di snellire, in tutta Europa piace molto lo stile bistrot; piatti leggeri e semplici, menù con poche portate ma tutto curatissimo, l’alta qualità può essere proposta anche in maniera easy.
Io ad esempio ho anche un locale sulla spiaggia con un appeal decisamente diverso dal ristorante stellato, semplice ma di fascino.

Andrea SarriTornando ai Jeunes Restaurateurs, cosa è stato fatto e cosa si farà?
Per prima cosa devo ringraziare Emanuele Scarello con il quale continuo a collaborare con piacere, perché mi ha “consegnato” una squadra coesa, con grande volontà di crescita, un gruppo che, anche in questo momento difficile, naviga in acque tranquille. A livello nazionale siamo la squadra professionale più rappresentativa, capace di attirare partner di prestigio anche al di fuori del settore food, ad esempio grandi marche di sport e lifestyle, mentre in Europa, fra i Jre siamo il gruppo più importante.

Come funziona il conto economico?
Chiariamo subito, la nostra associazione non ha scopi di lucro, anzi gli associati pagano una quota annuale e i conti sono fatti in assoluta trasparenza.
Tutti i capitali che riusciamo a muovere servono in parte per le spese di gestione, il resto ci regala l’immensa soddisfazione di poter finanziare iniziative filantropiche e di beneficenza.

A breve ci sarà il Congresso, vuoi darci qualche anticipazione?
Per fare una battuta posso dire che “bollono in pentola” alcune novità e anche molto gustose ma anticipazioni proprio no….dovrete aspettare…

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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