Se il 1982 rappresenta una data storica per l’azienda, lo è anche per il vino alla spina: infatti, nello stesso anno nasce il vino alla spina in Kegs (contenitori di acciaio). Nell’ottobre 1982, con decreto ministeriale, si autorizzò l’impiego di contenitori in acciaio inox per la confezione dei vini destinati al consumo diretto. Tappa quindi storica per il vino, perché grazie all’impiego di questi contenitori asettici si metteva fine alla odissea dei vini venduti sciolti all’interno dei locali pubblici, con attrezzature sicuramente poco igieniche.
In questo nuovo contesto, i fratelli Rota ebbero la forza e il coraggio di osare: con grande lungimiranza iniziarono a confezionare vino in fusti dopo neanche trenta mesi dall’entrata in vigore del decreto e quindi sin dagli inizi della loro nascita commerciale. Pionieri di questo nuovo modo di bere moderno, hanno capito subito quanto fosse importante affiancare un altro prodotto sfuso come la birra, arrivando alla installazione e manutenzione diretta di attrezzature multi spine concepite con i criteri più moderni.
Se il vino alla spina è studiato e prodotto per il consumo quotidiano, i rigorosi controlli aziendali ne assicurano la qualità, garantendone la genuinità nel rispetto sia delle norme igienico-sanitarie prescritte che di quelle del settore vinicolo. Il grande successo ottenuto con questo prodotto è dovuto a un semplice segreto: proporre vini genuini, di giusta gradazione, con la massima attenzione ai prezzi. In quasi trent’anni di produzione la Quattroerre ha generato ben quattro linee per un totale di 16 tipologie di vini bianchi, rossi e frizzanti, con il grande vantaggio per i ristoratori e baristi di evitare un passaggio della filiera.
«La stragrande maggioranza dei nostri competitor, compresi i grandi network nazionali - afferma Maurizio Rota (nella foto) - comprano vino in fusti da aziende come la nostra. Inevitabile a questo punto, a pari qualità, un risparmio importante. D’altro canto, garantendo l’assistenza tecnica entro le 24 ore dalla chiamata, fanno la differenza offrendo in tale modo un servizio globale a 360 gradi che per moltissimi versi non è possibile trovare in altre aziende».
Negli anni è cresciuta l’attenzione al vino confezionato in bottiglia e, dopo la larga scelta di etichette in enoteca, ecco la volontà dei fratelli Rota di diventare produttori diretti.