Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
mercoledì 08 maggio 2024  | aggiornato alle 19:20 | 105051 articoli pubblicati

Roero
Salomon FoodWorld
Salomon FoodWorld

Selezione del Sindaco, tris di medaglie per i vini della Cantina Sant’Andrea

Negli ultimi anni la Cantina Sant’Andrea è stata rinnovata e adeguata alle più moderne tecnologie per l’ottenimento di vini di qualità. Qualità premiata all’ultima edizione della Selezione del Sindaco con 3 medaglie

 
20 luglio 2013 | 09:42

Selezione del Sindaco, tris di medaglie per i vini della Cantina Sant’Andrea

Negli ultimi anni la Cantina Sant’Andrea è stata rinnovata e adeguata alle più moderne tecnologie per l’ottenimento di vini di qualità. Qualità premiata all’ultima edizione della Selezione del Sindaco con 3 medaglie

20 luglio 2013 | 09:42
 

Un grande risultato è quello ottenuto dalla Cantina Sant’Andrea all’ultima Selezione del Sindaco. Sono infatti 3 le medaglie vinte dall’azienda laziale: Gran medaglia d’oro per il rosso Sogno 2009, medaglia d’oro per il rosso Incontro al Circeo 2010 e medaglia d’argento per il Templum Moscato di Terracina Amabile 2012.

Gabriele Pandolfo

Al ricordo di Andrea I Pandolfo, storico fondatore, l’azienda Sant’Andrea ha voluto dedicare il proprio nome. Con lui dall’isola siciliana i piccoli vigneti di uve Zibibbo hanno dato i primi frutti, e sempre con lui, nel 1880, Khanguet Gare in Tunisia diventa la nuova terra di produzione della famiglia. Grazie alla sua dedizione e a quella del figlio Giovanni, navi cariche di vini Pandolfo partivano per servire i migliori mercati di Francia.

Il 12 maggio 1964, l’allora presidente della Tunisia, Harbib Bourghiba, espropriò tutti i beni e le proprietà degli stranieri in terra Tunisina, costringendo la famiglia Pandolfo a lasciare il Paese e a dividersi tra la Francia e l’Italia. Una nuova sfida, dunque, che vide Andrea II, padre dell’attuale titolare, Gabriele (nella foto), e la moglie Elena ricominciare con un piccolo podere: il n. 1.720 di via Renibbio che, con la vendemmia del 1968, li ripagherà con le prime uve da vinificare.

L’azienda ha due anime: la prima ha sempre rappresentato una sfida verso un territorio privo di tradizione vitivinicola, l’agro pontino, ma eccezionale a livello microclimatico per sperimentare e provare. La seconda, immersa nelle avare colline intorno a Terracina, vuole riscoprire i vecchi vini che già gli antichi Romani conoscevano e apprezzavano. È così che vitigni internazionali come il Merlot, il Cabernet Sauvignon e lo Chardonnay si sposano ai tipici Trebbiano, Malvasia, Sangiovese, Cesanese, Moscato di Terracina e Aleatico per creare vini dalle caratteristiche uniche.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Prugne della California
Molino Colombo
Valverde
Sartori

Prugne della California
Molino Colombo
Valverde

Sartori
Siad
Schar