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Chianti Classico Docg Eccellenza enologica toscana

Tra le caratteristiche organolettiche indicate dal disciplinare del Chianti Classico troviamo il colore rubino, l’odore con note floreali di mammole e giaggiolo e il sapore armonico, asciutto, sapido, con buona tannicità

 
12 agosto 2013 | 10:56

Chianti Classico Docg Eccellenza enologica toscana

Tra le caratteristiche organolettiche indicate dal disciplinare del Chianti Classico troviamo il colore rubino, l’odore con note floreali di mammole e giaggiolo e il sapore armonico, asciutto, sapido, con buona tannicità

12 agosto 2013 | 10:56
 

Non tutto il vino prodotto in Chianti è Chianti Classico. Per avere diritto a una denominazione non è sufficiente, infatti, la provenienza da un determinato territorio, ma devono anche essere rispettate tutte le regole previste dal disciplinare di produzione, che stabiliscono le condizioni e i requisiti necessari perché un vino possa fregiare della Docg Chianti Classico.

Oltre alla zona di produzione, altro requisito fondamentale riguarda la base ampelografica - ovvero i tipi di uva che possono concorrere alla realizzazione di un vino - che prevede una percentuale minima dell’80% di Sangiovese, il vitigno a bacca rossa tipico della zona. Insieme al Sangiovese possono essere presenti, in una percentuale massima del 20%, altri vitigni a bacca rossa tra quelli autoctoni, come il Canaiolo e il Colorino, e quelli “internazionali”, come il Cabernet Sauvignon e il Merlot, raccomandati e/o autorizzati nella zona di produzione.

Tra le principali caratteristiche organolettiche indicate dal disciplinare troviamo il colore rubino che può divenire talvolta, secondo l’origine, intenso e profondo; l’odore con note floreali di mammole e giaggiolo unite a un tipico carattere di frutti rossi; e il sapore armonico, asciutto, sapido, con una buona tannicità che si affina col tempo al morbido vellutato.

Per la Riserva, invece, è previsto un invecchiamento minimo obbligatorio di 24 mesi, di cui almeno 3 di affinamento in bottiglia.

Anche per quanto riguarda l’etichetta, il disciplinare detta alcune regole che si aggiungono a quanto già stabilito dalle specifiche norme vigenti in materia. In primo luogo, l’etichetta deve riportare l’indicazione “Chianti Classico” con la specifica di “Denominazione di origine controllata e garantita” ed evidenziare l’annata di produzione delle uve. Il nome del vino può identificarsi con quello dell’azienda o di un marchio, oppure può essere un nome di fantasia o l’indicazione del vigneto di provenienza. In ogni caso, non possono essere utilizzati i termini extra, fine, scelto, selezionato, superiore, vecchio e simili.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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