Una svolta storica per un vino simbolo dell’enologia toscana con l’introduzione di una nuova tipologia al vertice della piramide della denominazione: “Chianti Classico Gran selezione” è stato presentato lo scorso 17 febbraio nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze sotto lo sguardo del primo Gallo Nero, storico emblema della Lega Militare del Chianti riprodotto da Giorgio Vasari nell’Allegoria del Chianti.
Un vino prodotto da uve coltivate nei vigneti più vocati dell’azienda; un invecchiamento minimo di 30 mesi di cui 3 in bottiglia con caratteristiche chimiche ed organolettiche di eccellenza subordinate al rilascio di un certificato di idoneità a cura di laboratori autorizzati e di giudizio sui requisiti organolettici da parte delle Commissioni di assaggio. Un progetto iniziato circa tre anni fa che ha portato alla modifica del disciplinare e che ha raccolto il favore dei produttori.
Oggi solo 39 aziende per un totale di 32 vini che si possono fregiare della Gran selezione, presentati in occasione della Chianti Classico Collection 2014 e pronti per affrontare il road-show che toccherà tutti i principali mercati del Gallo Nero sia in Europa che nel mondo. La Gran Selezione, secondo le stime del Consorzio, rappresenta circa il 10% della produzione del Chianti Classico su un totale di 35 milioni di bottiglie prodotte annualmente ed esportate in oltre 50 Paesi.
Il Chianti Classico viene prodotto su un territorio di 70mila ettari di cui 10mila vitati nelle province di Firenze e Siena. La base ampelografica è Sangiovese, minimo 80%. La piramide della qualità oggi risulta essere: Chianti Classico Annata, Chianti Classico Riserva invecchiamento minimo 24 mesi, di cui almeno 3 di affinamento in bottiglia, e Chianti Classico Selezione. In tutti i casi il produttore deve dichiarare la tipologia a cui è destinato il campione al momento della richiesta di idoneità del prodotto.