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Renzi punta sull’agroalimentare italiano +50% di esportazioni entro il 2020

Per la prima volta il Governo italiano punta all'agroalimentare, come settore chiave per la ripresa dell'economia. Si lavorerà costantemente per ottenere una crescita dell'export del settore pari al 50%, entro il 2020. Annunciata l'iniziativa “Campo libero”, un piano d'azione, fatto di 18 iniziative specifiche per risollevare il comparto

09 aprile 2014 | 14:53
Renzi punta sull’agroalimentare italiano 
+50% di esportazioni entro il 2020
Renzi punta sull’agroalimentare italiano 
+50% di esportazioni entro il 2020

Renzi punta sull’agroalimentare italiano +50% di esportazioni entro il 2020

Per la prima volta il Governo italiano punta all'agroalimentare, come settore chiave per la ripresa dell'economia. Si lavorerà costantemente per ottenere una crescita dell'export del settore pari al 50%, entro il 2020. Annunciata l'iniziativa “Campo libero”, un piano d'azione, fatto di 18 iniziative specifiche per risollevare il comparto

09 aprile 2014 | 14:53
 

Matteo Renzi

Nella sua giornata conclusiva Vinitaly ha ospitato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi (nelle foto), che in conferenza stampa ha rassicurato il comparto dell’agroalimentare, proponendo azioni volte ad una decisa ripresa del settore, entro il 2020.

Non “promesse volanti” bensì fatti concreti quelli di cui ha parlato Renzi, che ha presentato numeri e date precisi: entro il 2020 l’export agroalimentare italiano dovrà crescere del 50% e per quanto riguarda il vino, se l'export 2013 è di 5 miliardi di euro, l'obiettivo è di arrivare nel 2020 a 7,5 miliardi.

«Il vino e in generale l'agroalimentare - afferma Renzi - non sono dei divertissement, dei passatempi. Oltre che far parte della nostra cultura rappresentano un pezzo rilevante della nostra economia, perciò dobbiamo porci degli obiettivi concreti».

Il governo si impegnerà ad incentivare il comparto agroalimentare e vitivinicolo italiano, attuando un piano d’azione, composto da 18 iniziative specifiche, che partono da un principio: la lotta decisa alla burocrazia e agli sprechi che quest’ultima ha causato negli anni.

Si tratta dell’iniziativa “Campo libero”, consultabile a partire da questo pomeriggio sul sito del ministero delle Politiche agricole, che sfocerà, il prossimo 15 maggio, nella redazione definitiva di azioni concrete a favore della ripresa del settore, e della definizione delle linee guida della Pac, per un valore di 52 miliardi di euro, nel 2020.

«Abbiamo creato un hashtag apposito - annuncia Renzi - “#campolibero”, che sarà messo online nel pomeriggio sul sito del Ministero delle Politiche agricole. Resterà online fino al 30 aprile per osservazioni ed entro il 15 maggio ci sarà un provvedimento di investimento forte sui due temi».

Matteo Renzi

«Con lo “Sforbicia-Italia” - ribadisce Renzi - l’intento è di far venir meno qualche ente di troppo. Chi non ha mai pagato deve pagare un po’ e chi ha pagato è giusto inizi a riscuotere. Se gli Enti pagatori in dieci anni ci sono costati un miliardo c'è qualcosa che non funziona a casa nostra! Serve uno snellimento».

Parte della spending review, volta a risanare l’economia italiana, riguarderà anche il settore agroalimentare, ma molto sarà fatto per dare una speranza agli imprenditori italiani, combattendo le truffe e la strumentalizzazione dell’italian sounding, «perché i nostri imprenditori e imprenditrici - ribadisce Renzi - sono una speranza per il nostro Paese».

Il presidente del Consiglio ha ribadito l’importanza dell’occupazione nel comparto agroalimentare; i nostri giovani meritano di essere educati con questi valori, che li avvicinino al lavoro agricolo. I giovani rappresentano il futuro dell'Italia, ma è giusto che vengano offerte loro delle prospettive sicure, perciò il Governo punta, per la prima volta all'agroalimentare, come settore chiave per la ripresa del nostro Paese.

Ettore Riello«Il Governo sta facendo molto per il vino - ha commentato Ettore Riello (nella foto a destra), presidente di Veronafiere durante l’incontro con Renzi - e l’investitura che abbiamo ricevuto dal Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina nella giornata inaugurale di Vinitaly per la realizzazione e la gestione del Padiglione del Vino ad Expo Milano 2015 è importante, perché riconosce alla fiera e a Vinitaly un ruolo centrale e di sistema per la promozione del vino italiano nel mondo».

Giovanni Mantovani«L’affluenza di buyer dall’estero a Vinitaly in costante crescita negli anni - ha detto Giovanni Mantovani (nella foto a sinistra), direttore generale di Veronafiere - è una dimostrazione della centralità della nostra manifestazione per gli operatori professionali di tutto il mondo. Con 56mila presenze estere quest’anno su un totale di 155mila saliamo al 36% di buyer internazionali. Nella top ten quest’anno abbiamo al primo posto la Germania, con gli Usa quasi a pari merito; seguono Gran Bretagna, Canada, Russia, Svizzera, Asia con Singapore, Hong Kong e Cina, la Francia al settimo posto, Austria, Giappone. All’undicesimo posto i Paesi Scandinavi con Danimarca, Svezia e Norvegia».

«Alla vigilia di un Expo che siamo pronti ad affrontare insieme a tutti gli attori coinvolti nel progetto - ha affermato Riello - non possiamo che esprimere la nostra profonda e sincera gratitudine per il supporto che abbiamo trovato nelle più alte cariche istituzionali. Altro evidente segno di questa attenzione è stata la sempre importante partecipazione a questa 48ª edizione del presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro, del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, del ministro dell’Interno Angelino Alfano e del Sottosegretario di Stato Giuseppe Castiglione».

«Il Ministro Martina, in particolare - conclude Riello - non solo ha presidiato tutti i giorni di attività ma, con tutto il suo staff ha contribuito a portare al Vinitaly temi e appuntamenti di grande rilevanza per il settore, a ulteriore conferma della concreta e reale vicinanza del suo Ministero ai reali bisogni del comparto».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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14/04/2014 14:49:01
1) Togliamo le lobby
io sono una piccola produttrice di olio extravergine di oliva e di miele. Se non riuscite a togliere le lobby mi spiegate come faccio a competere sul mercato se in italia entra di tutto? Come ci difendete dalle truffe dei grandi commercianti che vengono difesi dalla politica? o rispondetemi!!!
romana de matteis
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