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Vernaccia di San Gimignano Docg Il vitigno a bacca bianca citato da Dante

La Vernaccia di San Gimignano è stato il primo vino italiano a ricevere la Doc, ottenuta nel 1966. Profumo fine, delicato, con sentori fruttati e floreali in età giovanile; caratteristico il sentore di mandorla finale

di Piera Genta
 
13 aprile 2014 | 14:37

Vernaccia di San Gimignano Docg Il vitigno a bacca bianca citato da Dante

La Vernaccia di San Gimignano è stato il primo vino italiano a ricevere la Doc, ottenuta nel 1966. Profumo fine, delicato, con sentori fruttati e floreali in età giovanile; caratteristico il sentore di mandorla finale

di Piera Genta
13 aprile 2014 | 14:37
 

Vitigno a bacca bianca dall’incerta origine la cui coltivazione è ristretta al territorio circostante il comune omonimo. La prima notizia storica certa risale al 1276 anno in cui il Comune di San Gimignano (Si) istituì la gabella in ingresso ed in uscita per tale prezioso vino. Citata da Dante Alighieri nel XXIV Canto del Purgatorio e da Boccaccio nel Decamerone trovò i suoi estimatori tra papi come Martino IV e potenti come Ludovico il Moro e Lorenzo il Magnifico.

Primo vino italiano a ricevere la Denominazione di origine controllata (Doc) nel 1966, oggi può fregiarsi del marchio Docg, ottenuto nel 1993. La Vernaccia di San Gimignano produce un vino con un'impronta originale ed è adatta al lungo invecchiamento. Colore giallo paglierino con riflessi dorati che si accentuano con l'invecchiamento. Il profumo è fine, delicato con sentori fruttati e floreali in età giovanile. Con l'affinamento e l'invecchiamento sviluppa il caratteristico sentore minerale di pietra focaia.

Al gusto è un vino asciutto, armonico, sapido, severo. Caratteristico il sentore di mandorla finale. Si abbina al pesce, alle carni bianche, alle verdure, al prosciutto toscano, alla "ribollita" e con molti piatti estivi. Ha il suo museo realizzato nella Villa della Rocca di Montestaffoli, punto più alto di San Gimignano da dove si abbraccia in un unico sguardo tutte le vigne del territorio.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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