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Le Barchesse, un centro polifunzionale per valorizzare Recioto e Gambellara

Le Barchesse del vino di Gambellara (Vi) è un progetto di cultura del territorio veneto, che ospita anche la nuova sede del Consorzio tutela vini di Gambellara e della strada del Recioto e della Doc Gambellara

di Mariella Morosi
 
16 aprile 2014 | 12:54

Le Barchesse, un centro polifunzionale per valorizzare Recioto e Gambellara

Le Barchesse del vino di Gambellara (Vi) è un progetto di cultura del territorio veneto, che ospita anche la nuova sede del Consorzio tutela vini di Gambellara e della strada del Recioto e della Doc Gambellara

di Mariella Morosi
16 aprile 2014 | 12:54
 

Le Barchesse, un centro polifunzionale per valorizzare un territorio, la sua storia e la sua cultura è stato realizzato a Gambellara, la città vicentina delle colline del vino. Questo centro per la promozione e la valorizzazione del Recioto e del Gambellara, è la realizzazione di un progetto pensato per far conoscere questa terra veneta e quel suggestivo paesaggio che Guido Piovene definiva «metà natura e metà quadro».



Le Barchesse di Palazzo Cera, ex palazzo comunale e biblioteca, dopo un lungo e rispettoso restauro sono diventate anche la nuova sede dell’Associazione della Strada del Recioto e dei vini Gambellara Doc e del Consorzio tutela Vini Gambellara. La zona di produzione comprende anche i comuni di Montebello Vicentino, Montorso Vicentino e Zermeghedo. A questo polo di promozione turistica ed enogastronomica sono stati destinati 550 metri quadri, con pavimenti di legno alla veneziana e travi di legno.

Non manca una sala convegni per i tanti appuntamenti previsti. Al centro dell’ attività delle Barchesse sarà la promozione di una “cultura classica e vivace”, ispirata proprio alle due anime dei vini del territorio. Lo hanno detto al taglio del nastro il presidente del Consorzio tutela Vini Gambellara, Giuseppe Zonin e quello dell’Associazione Strada del Recioto e dei vini Gambellara Doc, Luca Framarin. Gli eventi si svolgeranno durante l’intero corso dell’anno e si aggiungeranno alle manifestazioni storiche come la Festa dell’Uva e del Recioto, appuntamento di settembre giunto a ben 86 edizioni.

Il Consorzio ha voluto successivamente affiancargli il Wine Festival. A fruire delle nuove iniziative saranno sia gli abitanti del territorio che i visitatori italiani e stranieri attratti dal fascino di questo territorio del vino scelto anche in passato come luogo del buon vivere dai nobili della Serenissima. Scoprirono la campagna, il soggiorno in splendide dimore nel verde ma anche la rendita agricola. Lo ricordano le tante ville storiche, in collina e in pianura, circondate dai vigneti perché qui la vite ha sempre occupato il primo posto tra le coltivazioni agrarie.

Imperdibile una visita al museo del Vino e della civiltà contadina della Casa Vinicola Zonin dove oltre a preziosi reperti sono conservati proclami ed editti che regolavano rigidamente la vitivinicoltura e il consumo del vino, con gravi pene per gli osti disonesti. C’è anche una collezione unica al mondo di francobolli dedicati al tema dell'uva. Anche a Gambellara come in tutto il Veneto dominato fino alla fine del Settecento dalla Serenissima, è rimasta l’affascinante impronta gastronomica veneziana.

Ma qui, sulle ultime propaggini dei Monti Lessini, grazie alle condizioni ambientali per un’eccellente materia prima, la gastronomia si è evoluta con un’arte raffinata, avvalendosi dei frutti della pesca, dei boschi e della caccia. Una specialità di Gambellara è il capretto bianco, allevato per tener pulito il sottobosco e i confini dei vigneti. La polenta, piatto quotidiano e quasi unico per i contadini più poveri, oggi trionfa accanto a tutte le specialità, come baccalà, carni e cacciagione, spesso arricchita da saporiti ingredienti.

È anche zona di buoni formaggi, come il Provolone Valpadana Dop, il Grana e l’Asiago. L’importanza della vitivinicoltura nella zona di Gambellara è messa in rilievo dai documenti conservati al Museo Zonin. In particolare un trattato sull’agricoltura del De Crescenzi del 1.300 definisce il Garganega «uva giallo dorato serbevolissima, molto adatta a mensa e anche capace di dare un vino prelibato».

Già nel 1947 qui nacque la Cantina di Gambellara, la prima cooperativa del Vicentino che ora conta 365 soci per un totale di 650 ettari di superficie vitata, la metà dei quali collinari, Il microclima e il terreno vulcanico e basaltico danno vita a vini di grande mineralità e di pregio. Il Consorzio Vini Gambellara nasce nel 1972 con il riconoscimento della Doc e riunisce 282 aziende tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori. 25 vinificano in proprio e le altre curano i propri vigneti e conferiscono le uve alle cantine sociali di Gambellara e di Alte.

da sinistra: Giuseppe Zonin e Luca Framarin
Nella foto, da sinistra: Giuseppe Zonin e Luca Framarin

«Il primo investimento del Consorzio è stato sulla qualità - ha detto il presidente Giuseppe Zonin - e uno studio sulla zonazione delle colline ha permesso di ottenere per il Recioto di Gambellara la Docg, la prima del Vicentino. Inoltre è stata fatta una sperimentazione scientifica sul Vin Santo e sul lievito gambellarensis per agevolare la produzione di questo vino tradizionale».

Il rapporto con la Strada del Recioto, nata nel 2000 è sinergico, per gli intenti comuni, e dà buoni frutti. Del resto già nel 2004 Giuseppe Zonin aveva ricoperto l'incarico di presidente della Strada del Recioto e dei vini Gambellara Doc, portandovi esperienza e la passione per la terra, la vigna e il vino e sviluppando innovativi progetti di enoturismo.

«Contiamo con questo centro - ha aggiunto Zonin - di far crescere la nostra immagine e la conoscenza dei nostri vini unici e dei nostri piatti della tradizione che stiamo riscoprendo anche attraverso la Strada del vino. Ma in questo mondo globalizzato oltre che di Gambellara dobbiamo parlare di Veneto. Prima un certo campanilismo tendeva ad isolarci, ma poi abbiamo compreso che per far apprezzare la nostra qualità dobbiamo essere uniti. Solo così possiamo presentare al mondo la nostra qualità».

Molti gli eventi in programma a breve termine tra cui la mostra concorso dei vini doc di Gambellara a Serva di Montebello Vicentino (21 aprile), la serata “Risveglio della Natura, risveglio dei sensi” a cura del Consorzio Gambellara in collaborazione dei ristoratori della Strada del Recioto.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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