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Birre speciali come via di crescita La strategia vincente di Dibevit

Davide Daturi, amministratore delegato Dibevit Import, ci spiega come sta cambiando il mercato della birra e quali sono le strade più efficaci per conquistare il mercato, con particolare riferimento alla ristorazione

di Alberto Lupini
direttore
 
29 giugno 2014 | 10:07

Birre speciali come via di crescita La strategia vincente di Dibevit

Davide Daturi, amministratore delegato Dibevit Import, ci spiega come sta cambiando il mercato della birra e quali sono le strade più efficaci per conquistare il mercato, con particolare riferimento alla ristorazione

di Alberto Lupini
direttore
29 giugno 2014 | 10:07
 

Quello delle birre è un mercato in continua evoluzione, tra nuove situazioni di consumo e la ricerca da parte delle aziende di prodotti innovativi per stuzzicare la curiosità dei consumatori. In particolare la ristorazione è un terreno su cui si gioca una partita importante a livello di immagine, di target e di prestigio. Per approfondire queste dinamiche abbiamo intervistato Davide Daturi (nella foto), amministratore delegato Dibevit Import.

Davide Daturi

Qual è l’andamento del mercato della birra in Italia?
In generale, il 2013 è stato un anno impegnativo per il mercato della birra, in leggera flessione. Da segnalare però l’andamento in controtendenza del segmento delle birre speciali, principale focus per Dibevit Import, che nel 2013 è cresciuto del 6,1% (fonte dati Iri) rispondendo alle esigenze di un mercato dinamico e di un consumatore sempre più evoluto: un beer lover curioso e alla ricerca di nuove esperienze di gusto. Per il 2014 abbiamo in programma diverse novità, a partire da nuove birre che rispecchiano le attuali tendenze di gusto, oltre al completamento di gamme già in assortimento, per presentare un portfolio prodotti completo ed equilibrato.

Qual è la strategia dell’azienda?
La nostra strategia è di proporre e costruire, insieme con le catene della Gdo, progetti a valore aggiunto per far crescere interesse e business intorno al settore delle birre speciali, ovvero il nostro segmento di riferimento. Stiamo lavorando con un approccio che potremmo definire “professionalmente emozionale”, che consiste nel comunicare la passione per le birre speciali attraverso dei progetti di visibilità ad hoc e attività a supporto delle insegne della Gdo. È un nuovo modo di presentare le nostre birre: all’interno del volantino promozionale, strumento principe del canale, vengono illustrati veri e propri percorsi, dove sono evidenziate le regole di degustazione da seguire al fine di sperimentare nuove esperienze di gusto e vivere al meglio i nostri prodotti. I beer lover sono degli appassionati sempre alla ricerca di curiosità sulla birra. Promuovere dunque questo approccio aiuta a costruire un rapporto di fedeltà che coinvolge le insegne fino ad arrivare al consumatore finale.



Le novità lanciate di recente?
La nostra gamma di birre artigianali americane: abbiamo selezionato una proposta di 6 referenze che va dalla chiara alla Porter, alla Amber Ale e alla Ipa (Indian pale ale), impattanti nell’immagine, sia come forma di bottiglia sia come etichette, che portano con l’immaginazione a luoghi esotici, lontani e di divertimento, così come la Tiger, birra di riferimento del mondo asiatico. Queste referenze stanno avendo un ottimo riscontro sul mercato, sempre più ricettivo verso questa tipologia di prodotti dal gusto e dall’aroma molto caratterizzati. Abbiamo anche novità dal mondo brassicolo per eccellenza, il Belgio: in particolare birre d’abbazia chiare in eleganti bottiglie da 75 cl, come la Floreffe Blonde e l’Abbaye de Forest, birre “bianche” fresche e speziate facili da bere come la Blanche de Bruxelles e la Blanche de Silly. La curiosità del consumatore premia anche edizioni speciali come la Duvel Tripel Hop che per il 2014 si connota con un fresco tocco esotico grazie alla presenza del luppolo americano Mosaic.

Esiste una vostra strategia specifica per il mondo della ristorazione e come sta rispondendo la ristorazione italiana all’offerta di specialità birrarie?
Come diciamo spesso ai nostri clienti, in particolar modo del mondo della ristorazione, i tempi cambiano. È il momento di cambiare strategie e di proporre loro una nuova esperienza di gusto legata al mondo della birra. Ci impegniamo dunque a offrire una carta delle birre Bièrethèque che comprende una ricercata selezione di birre speciali da 33 cl e da 75 cl, ideali per accompagnare le specialità della nostra cucina, dall’antipasto al dolce. Il formato preferito rimane la bottiglia da 75 cl, anche se in virtù di un calo generale dei consumi di alcolici durante il pasto, soprattutto a mezzogiorno, cominciano ad essere privilegiati formati più “piccoli” come ad esempio quelli da 33 cl e da 50 cl.



Come si vendono le birre speciali? È diverso dal vendere grandi brand e birre Premium?
Tanti sono i progetti e le iniziative promossi con l’obiettivo di portare dinamicità e stimolo alle vendite all’interno del punto di consumo. In particolare stiamo studiando un’operazione, già testata l’anno scorso con un distributore ottenendo ottimi risultati, che consiste nel presentare al consumatore, ogni due mesi, diverse birre speciali stagionali: una sorta di calendario delle birre che coinvolge il cliente del locale in un percorso attraverso il quale scoprire nuove referenze durante l’intero arco dell’anno.

Iniziative e progetti per l’Horeca?
Un’operazione, già avviata nel 2013 e che quest’anno riserverà importanti novità, è quella del Bièrethèque Club, un “luogo” virtuale, ma non solo, dedicato all’incontro di tutti i nostri migliori locali amanti e appassionati di birra. Bièrethèque Club nasce con l’obiettivo di selezionare i locali d’eccellenza che condividono la nostra filosofia fondata sulla proposta di birre speciali di qualità, sulla perfezione del servizio, ma soprattutto sull’attenzione al cliente. Ogni nuovo membro del Club riceverà un kit di benvenuto ricco di materiali per vivere e comunicare il progetto Bièrethèque nel proprio locale. I locali selezionati avranno inoltre accesso esclusivo alla nuova area riservata ai gestori “MyMenu” sul sito www.bieretheque.com e le loro iniziative saranno promosse attraverso gli account Bieretheque su Facebook, Twitter, YouTube e Pinterest.

Infine, ma fondamentale per importanza e per l’interesse dimostrato dai gestori, il Bièrethèque Concept Store: perché l’atmosfera e la qualità fanno la differenza. Un progetto che mette a disposizione quattro concept di architettura e organizzazione degli interni per realizzare locali in cui vivere concretamente la filosofia Bièrethèque. Si tratta di una proposta rivolta ai gestori che credono nell’eccellenza e vogliono essere protagonisti nel mondo delle birre speciali non solo con la qualità delle etichette e del servizio, ma anche con uno spazio in cui si possa creare “l’atmosfera giusta”. Un punto di incontro caldo, funzionale ma anche accogliente e rilassante, per condividere al meglio la passione per la birra.

Il primo Bièrethèque Concept Store è stato aperto a Reggio Calabria: il 28 novembre scorso abbiamo inaugurato il Domus, locale creato in Easy Style, sintesi perfetta tra estetica e funzionalità, per un progetto pensato per accogliere un pubblico numeroso e adattarsi alle esigenze sia della grande sia della piccola città. In primo piano la scelta tra sedute alte e dinamiche e angoli ideali per il consumo in tutto relax, oltre al banco che da punto di servizio si trasforma in tavolo penisola per la degustazione. “Insieme per fare la differenza”: questo il motto di Bièrethèque Club. Creare sinergie vincenti per affrontare le sfide di un mercato in sempre più rapida evoluzione.

Quanto pesa per voi il canale Horeca e quanto l’off trade?
Ormai pesano ognuno circa il 50%.

Quando è nata Dibevit? A quante referenze siete arrivati e quale provenienza geografica hanno?
Da oltre 20 anni Dibevit mette tutta la sua passione ed esperienza al servizio dei propri clienti Horeca e della Grande distribuzione organizzata. Siamo un partner esperto e autorevole, importatore privilegiato dei più rinomati produttori a livello mondiale, che mette a disposizione dei propri clienti e dei gestori di locali progetti personalizzati per vendere al meglio le birre speciali. Ad oggi distribuiamo circa 170 referenze, tra bottiglie e fusti, provenienti principalmente dall’Europa, culla brassicola per eccellenza. Ultimamente però la tendenza è quella di importare specialità da angoli remoti del mondo: la Tiger da Singapore, Dos XX dal Messico, Craft Beers da diverse regioni americane. Gestiamo e revisioniamo costantemente il nostro portafoglio prodotti tenendo conto delle nuove tendenze, rotazioni, ma anche delle partnership strette con i nostri fornitori partner, rapporti per noi fondamentali per definire priorità e successo del nostro lavoro.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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