Torna a Trapani, dal 25 al 27 luglio, Stragusto, la kermesse dedicata agli appassionati del cibo da strada, che ha in Sicilia e nei paesi del Mediterraneo i suoi luoghi d’elezione. La cucina da strada, ribattezzata “street food” è quella pratica culinaria, molto diffusa in Sicilia, basata sulla preparazione, esposizione, consumo e vendita di prodotti alimentari in strade, mercati e piazze, da venditori ambulanti.
Un trionfo del gusto con panelle, arancine, sfincione, ma anche focacce, crespelle, pane ca’ meusa, kebab, cous cous, lampredotto, trippa toscana, bocconcini di frico con polenta croccante porcina al vin brulè e dolci della tradizione, fra odori forti e sapori invitanti. Fra le novità della sesta edizione, lo street food proveniente direttamente dai Paesi Baschi, che offriranno il meglio del cibo di strada territoriale.
A Stragusto sarà possibile assaporare, preparati dal vivo, le prelibatezze da strada, rievocazione di una cultura quasi dimenticata, in una combinazione di sapori, odori e suoni che attraversano il Mediterraneo. Un itinerario goloso che per quattro giorni farà di Trapani la capitale del gusto.
Nelle tante aree predisposte all’interno della suggestiva location dell’ex Mercato del pesce di Trapani, luogo storico e di forte impatto scenografico, ogni giorno dalle ore 18.30 fino a mezzanotte, i visitatori potranno deliziare naso e palato con il miglior cibo da strada.
Tutte le sere inoltre si svolgeranno laboratori gastronomici a cura degli chef del centro di cultura Nuara-cook sicily. Il 25 luglio alle 18.30 nei portici della piazza ex-mercato del pesce, convegno su “Agroalimentare, Identità, Cultura e promozione territoriale”, a cura dell’assessorato dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale della pesca della Regione Siciliana, Soat Dattilo.
L’obiettivo di Stragusto, iniziativa organizzata da Trapani Welcome in collaborazione con Ps Advert e con il patrocinio del Comune di Trapani, è quello di recuperare e valorizzare il grande patrimonio offerto dai produttori del cibo da strada, veri e propri artigiani del gusto, che tramandano la tradizione culinaria della propria zona di generazione in generazione. L’ingresso è libero, mentre per le consumazioni occorrerà acquistare dei ticket.