Il primo settembre scorso Livio Felluga (nella foto) ha compiuto cent’anni, circondato dall'affetto della moglie, dei suoi figli e numerosi nipoti. Per festeggiare questo traguardo, la famiglia e l’azienda Livio Felluga hanno organizzato un evento internazionale che unisce enologia e arte, scienza e architettura, lo scorso 20 settembre nell’Abbazia di Rosazzo.
Diversi e significativi momenti hanno caratterizzato la giornata:
- il convegno “Arte e Impresa a tutela del paesaggio rurale” curato da Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier di RAM radioartemobile, parte integrante del progetto D/A/C (Denominazione Artistica Condivisa). La multidisciplinarietà ha preso forma attraverso la voce di illustri ospiti internazionali appartenenti al mondo della cultura e della scienza;
- l’inaugurazione del Vigne Museum, di Yona Friedman e Jean-Baptiste Decavèle con D/A/C;
- la presentazione di 100 il vino in edizione limitata appositamente creato e dedicato a Livio Felluga.
100 racconta la storia di un uomo moderno e lungimirante che grazie al suo intuito e all’amore per la terra è riuscito, in momenti storici avversi, a far risorgere la collina, convinto che solo la coltivazione di qualità potesse riportare vita nella campagna friulana. Un lungo percorso che inizia tra i vigneti di Isola d’Istria, caratterizzato da duro lavoro e realizzato con grande caparbietà e passione. Livio Felluga, nel corso di una vita, ha creato una delle più importanti realtà aziendali d’Italia, acquisendo a pieno diritto il titolo unanimemente riconosciutogli di “Patriarca dell’enologia friulana”.
100 è stato presentato in anteprima il 20 settembre scorso nella cantina storica dell’Abbazia di Rosazzo, del XIII secolo, la più antica del Friuli. È un vino pregiato, nato per un’occasione speciale. È un Rosazzo 2013 prodotto in 400 magnum numerate per celebrare il centenario di Livio Felluga. 100 è ottenuto per la maggior parte da Friulano con Sauvignon e Pinot bianco. Un piccolo apporto di Malvasia istriana ne completa la composizione. È stato vinificato in botti di rovere dove ha completato la sua elevazione. L’imbottigliamento è avvenuto il 30 luglio 2014.
100 rende omaggio anche alla carta geografica che caratterizza dagli anni Cinquanta la storica etichetta. Sulla bottiglia il cartiglio si espande abbracciando tutta la superficie di vetro e diventando pattern d’eccellenza di un marchio riconosciuto in tutto il mondo. A fissare indelebilmente questo significativo traguardo sono state chiamate in causa anche l’architettura e l’arte contemporanea con il Vigne Museum di Yona Friedman e Jean-Baptiste Decavèle realizzato con D/A/C. Una grande Iconostasi, struttura architettonica opera simbolo di Yona Friedman, alloggia tra i vigneti sulle colline di Livio Felluga a Rosazzo, diventando parte integrante della natura e del paesaggio.
Il convegno che si è svolto nell’Abbazia di Rosazzo, poco distante dal Vigne Museum, ha aperto la giornata celebrativa, con il contributo di illustri relatori: Lorenzo Benedetti (direttore al de Appel arts centre di Amsterdam); Jean-Baptiste Decavèle (artista, autore del Vigne Museum insieme a Yona Friedman); Stefano Mancuso (Professore all’Università di Firenze e direttore del LINV - Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale); Mauro Pascolini (geografo e professore all’Università di Udine dove è direttore del Dipartimento di Scienze umane); Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier (RAM radioartemobile); Adriana Polveroni (Direttrice di Exibart, curatrice indipendente e autrice di diversi saggi). Ha aperto il convegno un estratto del video reportage “Livio Felluga 100” di Luigi Vitale.
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